Ue: più importazioni olio da Tunisia, a rischio olivicoltura dell'Italia

Agricoltori e coop a Ue, minaccia per crescita e lavoro nel Sud.

BRUXELLES - Gli agricoltori e le cooperative dell'Ue considerano 'assolutamente inaccettabile che la Commissione europea abbia proposto alla Tunisia un accesso temporaneo supplementare al mercato europeo di 35mila tonnellate di olio d'oliva a dazio zero, per un periodo di due anni.

E questo, in presenza di un mercato saturo e con prezzi che nel 2014 erano del 43% inferiori a quelli del 2005'. Lo scrivono alla Commissione europea le organizzazioni agricole e cooperative dell'Ue (Copa e Cogeca), sottolineando che un'eventuale decisione in questo senso 'avrebbe un forte impatto sul mercato comunitario, minacciando la crescita e l'occupazione negli Stati membri meridionali'. Per il Segretario generale, Pekka Pesonen,  'il settore non è stato ancora in grado di consolidarli e i prezzi hanno subito una nuova caduta all'annuncio della proposta di Bruxelles a Tunisi'.
Senza dimenticare - conclude Pesonen - che la proposta 'si applica a tutti i tipi di oli di qualità, minando gli sforzi compiuti dei produttori europei per migliorare il prodotto, e non può essere giustificata in un momento in cui l'Ue incontra grandi difficoltà, ad esempio per accedere al mercato statunitense causa costi amministrativi e barriere non tariffarie al commercio'.

Fonte: ANSA Europa