Con RescUE prevista anche attività preparazione e prevenzione
La Commissione europea propone RescUe, una riserva di capacità di cui faranno parte aerei antincendio, sistemi speciali di pompaggio e ospedali da campo con l'obiettivo di aggiornare e rafforzare il meccanismo di protezione civile a sostegno della capacità di risposta.I mezzi dislocati in aree in cui si ritiene siano più necessari sulla base di studi effettuati, saranno parte di un 'pool europeo', da mobilitare in caso di catastrofi naturali.
I costi di RescUe, che dovrebbe avere un proprio centro di comando e di controllo, saranno interamente coperti dal budget europeo, per un costo calcolato in 280milioni di euro fino al 2020. Ma RescUe riguarda anche l'attività di prevenzione e preparazione: gli Stati saranno tra l'altro invitati a condividere le proprie strategie nazionali, in modo da poter individuare in modo collettivo eventuali lacune e porvi rimedio.
Con RescUe l'obiettivo è creare una protezione civile europea, una sorta di rete di sicurezza quando le risorse nazionali non sono sufficienti a far fronte ai disastri, pur non rappresentando una sostituzione di responsabilità primaria che continuerà a restare nelle mani degli stati membri. La Commissione europea precisa che ci si continuerà ad occupare di preparazione e in quanto solidarietà e responsabilità devono muoversi di pari passo.
Quando si verifica una catastrofe, è necessario che l'UE sia in grado di offrire di più , scrive in una nota il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, che aggiunge: 'L'Europa è il continente della solidarietà e noi dobbiamo essere meglio preparati di prima e più rapidi nel portare aiuto agli Stati membri in prima linea'.
Trattandosi di una proposta essa dovrà ora passare al vaglio di Consiglio e Parlamento europeo.