
“Stop alle gang e alla radicalizzazione di bambini e giovani con background migratorio”, non è solo uno slogan, ma è un progetto concreto finanziato dall’UE e attivo in Finlandia, mira a prevenire il coinvolgimento dei giovani tra 10 e 22 anni in violenza, criminalità e percorsi di radicalizzazione. Si concentra sul benessere, sull’inclusione sociale e sul supporto alle famiglie, con particolare attenzione ai giovani con background migratorio, considerati più esposti al rischio di emarginazione.
Il progetto opera in collaborazione con scuole, forze dell’ordine e comunità locali. Finora ha lavorato con 28 scuole, offrendo supporto diretto a 77 giovani individualmente e coinvolgendone 166 in attività di gruppo. Prevede inoltre percorsi formativi per i professionisti che operano con i giovani, con un focus specifico sulla prevenzione della formazione di gang e dei processi di radicalizzazione.
Il progetto offre supporto a bambini, giovani e famiglie svolgendo attività nelle loro lingue madri. Oltre a lavorare con i giovani, gli esperti del progetto coinvolgono anche le famiglie. Poiché molti di loro faticano a orientarsi nel contesto finlandese e a gestire il rapporto tra due culture, sono state organizzate 424 sessioni di consulenza per fornire orientamento e aiutarli a sostenere meglio i propri figli.
Questo progetto ha aiutato molti giovani a scoprire hobby, come calcio, basket o palestra, che li hanno allontanati da influenze dannose e migliorato rendimento e concentrazione scolastica. Le attività di gruppo hanno rafforzato le relazioni tra pari, riducendo violenza e bullismo.
“Sawian”, che in arabo significa “insieme”, è un’iniziativa congiunta del Consiglio finlandese per i rifugiati e Aseman Lapset, cofinanziata da STEA e dal Fondo per la sicurezza interna dell’UE (ISF).
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