
Strasburgo, 10 settembre 2025 – Nel suo atteso discorso sullo Stato dell’Unione, la Presidente della Commissione Europe,a Ursula Von der Leyen, ha tracciato la visione per un’Europa “più libera, forte e indipendente”.
L'intervento, pronunciato dinanzi al Parlamento Europeo, ha avuto un taglio fortemente strategico: “Non possiamo più vivere di nostalgia. Dobbiamo lottare per un’Europa capace di decidere da sé”, ha dichiarato.
Difesa e indipendenza strategica
Particolare enfasi è stata data al rafforzamento della difesa europea, con il lancio di “Prontezza 2030” (Readiness 2030), un programma da 800 miliardi di euro per sviluppare capacità comuni, incluso il progetto SAFE da 150 miliardi per acquisti congiunti. Accanto a ciò, la Commissione propone un “semestre europeo della difesa” e un rafforzamento del fronte orientale con capacità di sorveglianza e difesa spaziale.
Nel contesto della guerra in Ucraina, von der Leyen ha condannato ancora una volta la Russia, annunciando un 19º pacchetto di sanzioni e l’introduzione del “Reparations Loan”, finanziato con i profitti derivanti dai beni russi congelati. Ha inoltre proposto un vertice globale per il rimpatrio dei bambini ucraini deportati, raccontando la storia simbolica di Sasha, un bimbo salvato dalla nonna dopo essere stato trasferito forzatamente.
Gaza: Misure Verso Israele
L’UE intende adottare sanzioni mirate contro ministri israeliani estremisti e valutare la sospensione parziale dell’accordo di associazione UE–Israele, con possibili restrizioni commerciali. Parallelamente, sarà istituito un “Palestine Donor Group” per la ricostruzione di Gaza, in risposta a quella che la Presidente ha definito una “carestia provocata dall’uomo” e un “shock alla coscienza globale”.
Accordo Commerciale con gli Stati Uniti
Von der Leyen ha difeso con forza l’accordo commerciale con gli USA, considerandolo “il miglior accordo possibile” per proteggere milioni di posti di lavoro e garantire stabilità economica e politica nelle relazioni transatlantiche, malgrado le critiche interne.
Stato di diritto e democrazia
Lo Stato di diritto resta condizione vincolante per accedere ai fondi europei. Una presa di posizione chiara in un momento in cui alcuni governi mettono alla prova l’indipendenza della magistratura e la libertà dei media. “Chi beneficia del bilancio europeo deve rispettare i valori europei”, ha detto la Presidente.
Lavoro, innovazione e Made in Europe
Tra gli obiettivi chiave, creare posti di lavoro di qualità e proteggere l’economia europea. Il successo del Regolamento sui chip, che ha attratto oltre 100 miliardi di investimenti in città come, ad esempio, Catania, Magdeburgo e Grenoble, è stato citato come esempio concreto della strategia Made in Europe. Von der Leyen ha inoltre rilanciato iniziative per rendere l’Europa più attrattiva per le imprese e i talenti.
“Choose Europe”
La Commissione avvierà nuovi programmi per attrarre startup, scienziati e innovatori. Tra questi, “Choose Europe to Start and Scale”, per sostenere le imprese nella crescita, e “Choose Europe for Science”, rivolto ai ricercatori, anche extraeuropei, per incentivare il loro trasferimento nei centri di eccellenza del continente.
Agricoltura e identità alimentare
Con la campagna “Buy European Food”, Bruxelles intende promuovere i prodotti agroalimentari europei, sostenibili e di qualità, valorizzando il marchio “Enjoy, it’s from Europe”. L’iniziativa mira a tutelare agricoltori e produttori in un contesto di crescente concorrenza globale e la Politica Agricola Comune.
Sicurezza Online per i Minori
Annunciate misure per migliorare la sicurezza online, contrastare i contenuti dannosi e responsabilizzare le piattaforme digitali nella tutela dei più giovani.
Migrazione
La Presidente ha affrontato il tema della migrazione, sottolineando la necessità di una politica europea comune più efficace e solidale. Ha ribadito l’importanza di rafforzare la gestione delle frontiere esterne e di promuovere un sistema di asilo basato sulla solidarietà tra Stati membri, bilanciando sicurezza e diritti umani, con un nuovo accordo comune di rimpatrio.
In conclusione. Il discorso traccia una visione di un’Europa capace di autodeterminazione, prosperità, giustizia sociale, tecnologica e ambientale, in dialogo con il mondo ma salda nei propri valori. È un appello all’unità, alla rapidità d’azione, alla costruzione concreta del futuro.
Fonte: Commissione europea. Discorso originale QUI.