
Lunedì, 3 marzo 2025, la Commissione e l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) hanno pubblicato la seconda relazione sul monitoraggio e le prospettive dell’inquinamento zero, un documento che fornisce una panoramica del lavoro svolto dall’Unione allo scopo di conseguire gli obiettivi di inquinamento zero per il 2030, ovvero:
- Ridurre di oltre il 55% gli impatti sulla salute (morti premature) dell'inquinamento atmosferico
- Ridurre del 30% la quota di persone cronicamente disturbate dal rumore dei trasporti
- Ridurre del 25% gli ecosistemi dell’UE in cui l’inquinamento atmosferico minaccia la biodiversità
- Ridurre le perdite di nutrienti del 50%
- Ridurre del 50% l'uso e il rischio dei pesticidi chimici
- Ridurre del 50% l'uso dei pesticidi chimici più pericolosi
- Ridurre del 50% la vendita di antimicrobici per animali da allevamento e in acquacoltura
- Ridurre del 50% i rifiuti di plastica in mare
- Ridurre del 30% le microplastiche rilasciate nell'ambiente
- Ridurre significativamente la produzione totale di rifiuti
- Ridurre del 50% i rifiuti urbani residui
I progressi verso gli obiettivi rimangono disomogenei, secondo la relazione:
- L’inquinamento a causa di rifiuti marini, pesticidi e antimicrobici sta diminuendo
- Grazie alla riduzione delle emissioni la qualità dell’aria è migliorata in tutta Europa, nonostante ciò il numero di decessi causati dall’aria inquinata è ancora troppo alto
- L’inquinamento in corso (in particolare quello da ammoniaca e da ossidi di azoto) continua a minacciare gli ecosistemi dell’UE
- I livelli di inquinamento da rumore nocivo, microplastiche, nutrienti e rifiuti sono ancora troppo elevati
La relazione mostra chiaramente che sono necessarie ulteriori azioni per conseguire l'obiettivo dell'UE di azzerare l'inquinamento.
Maggiori informazioni sono disponibili nel comunicato stampa.