Nell’Unione europea, purtroppo, è l’auto il mezzo di trasporto preferito per gli spostamenti. Oggi sono disponibili modelli più ecologici ma comunque l’uso dell’automobile favorisce la congestione stradale generando traffico e ingorghi. In risposta entra in gioco la micro – mobilità: biciclette e scooter permettono ai cittadini di velocizzare i propri viaggi in modo più ecologico. Città europee come Amsterdam, Berlino, Copenaghen etc. sono famose per la loro predisposizione all’uso delle biciclette, un esempio che si spera venga seguito sempre di più anche nel resto dell’UE.
Molti ciclisti scelgono le biciclette classiche alle bici elettriche (e – bike), preoccupati che quest’ultime siano comunque d’impatto sull’ambiente e siano costose da mantenere. In Italia è il progetto Long LIFE to Micromobility (LIFE2M) che cerca di incoraggiare i cittadini a scegliere e – bike, cargo bike e monopattini elettrici al posto dell’automobile, rispondendo e affrontando le preoccupazioni a riguardo.
LIFE2M opera in 3 città italiane: Palermo, L’aquila e Firenze, concentrandosi sulla tecnologia (ad esempio cercando di aumentare la durata della batteria di questi mezzi, che per ora sta sugli 1/3 anni di vita), sull’accesso alle infrastrutture di ricarica e su campagne di sensibilizzazione e comunicazione (ricordiamo che, con la micro – mobilità, si ha una migliore qualità dell’aria e meno traffico). Tramite dei sondaggi si capirà che strategie usare per portare la micro – mobilità in altre città europee.
LIFE2M prevede di introdurre, entro cinque anni, 9000 veicoli per la micro – mobilità in tutta Europa. Con ciò si potrebbe avere una riduzione significativa di: consumo energetico (riduzione prevista del 93%), inquinamento atmosferico (riduzione prevista del 95%) e emissioni di CO2 (riduzione prevista dell’85%).
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