Pubblicato il quadro di valutazione sui Trasporti dell’UE: Italia tra alti e bassi

La Commissione europea ha pubblicato l'edizione 2016 del quadro di valutazione dei trasporti dell'UE, nel quale sono messi a confronto i risultati degli Stati membri in 30 categorie relative a tutti gli aspetti dei trasporti, dalle infrastrutture alla sostenibilità ambientale. L'obiettivo di questi studi è di identificare gli ambiti di intervento prioritari per gli investimenti.

I dati emersi dal quadro di valutazione sui trasporti mostrano in generale progressi in tutta l'UE verso una mobilità più sostenibile e rispettosa dell'ambiente.

Per quanto riguarda l'Italia, essa si posiziona nella parte bassa della classifica, in particolare al diciassettesimo posto, collocandosi tra i primi paesi relativamente ad alcune categorie, come ad esempio l'uso di carburanti alternativi e tra gli ultimi per altre, come la soddisfazione dei viaggiatori sui mezzi urbani.

L'Italia è inoltre tra i Paesi con la più alta percentuale di concorrenti nel mercato ferroviario, anche se nel 2016 si è registrato un cospicuo numero di cause pendenti riguardanti presunte violazioni del diritto comunitario nel settore del trasporto aereo.

Relativamente alle infrastrutture, si posiziona leggermente al di sopra della media europea per puntualità di spedizioni, tuttavia rimane al di sotto per tutti i tipi di trasporti (ferroviario, portuale, aeroportuale, e urbano). Le reti ferroviarie ad alta velocità sono quelle più indietro tra gli Stati membri e necessitano di maggiori investimenti.

Per quanto riguarda gli impatti ambientali, l'Italia si colloca al primo posto per l'utilizzo dei carburanti alternativi, grazie alla vendita di vetture a Gpl e gas naturale e quarta per l'elettrificazione della rete ferroviaria che supera il 70%.
La percentuale di utilizzo di energie rinnovabili nell'insieme del settore è invece al di sotto della media europea.

Per quanto concerne il traffico, gli italiani sono quarti in Europa per tempo perso negli ingorghi. La sicurezza è vicina alla media Ue, sebbene il numero di incidenti stradali sia leggermente superiore, mentre quelli ferroviari sono positivamente al di sotto del livello europeo.
Tra gli aspetti negativi la bassa percentuale di donne attive nel mercato dei trasporti. L'Italia resta infatti tra i Paesi sotto la barra europea (22%) per il numero di donne che lavorano nel settore (21%).