Richiesta di informazioni a META riguardo il Digital Services Act

Il primo dicembre 2023, la Commissione europea ha ufficialmente inviato alla ben nota impresa statunitense Meta una richiesta di informazioni ai sensi del Digital Services Act. In particolare, la richiesta verte proprio su quelle misure che sono state adottate recentemente per adempiere agli obblighi impartiti dall’atto che riguardano prevalentemente la messa in sicurezza delle piattaforme in suo possesso, legati alla protezione dei minori (divieto di circolazione di materiale pedopornografico autoprodotto che ultimamente circolava soprattutto su Instagram). Oltre alle necessarie domande riguardo ad una messa in sicurezza più efficace, Meta dovrà fornire risposta anche sul sistema di raccomandazione di Instagram e sull’aumento di contenuti pericolosi, almeno potenzialmente.

Meta dovrà riportare le informazioni richieste entro il 22 dicembre 2023 e sulla base della valutazione di esse la Commissione deciderà sui prossimi passi da fare, tra i quali anche la formale apertura di un procedimento. Infatti, ai sensi dell’articolo 74, paragrafo 2, della DSA la Commissione può imporre sanzioni nel caso in cui le informazioni ricevute in seguito alla richiesta siano errate, incomplete o fuorvianti. Oppure, in caso di mancata risposta entro il termine prefissato, oltre a fare ulteriore richiesta, la Commissione può stabilire l’irrogazione di un penalità di mora.

Proprio per il fatto che Instagram è stata designata come Very Large Online Platform, Meta è tenuta a far rispettare tutte le disposizione introdotte dal DSA, come la mitigazione dei rischi legati alla diffusione di contenuti illegali e dannosi, insieme alla protezione dell’esercizio dei diritti fondamentali, soprattutto quelli riguardanti i minori, visto che questa è addirittura la sua seconda RDI proprio relativa alla materia di tutela dei minori, in seguito alla prima del 10 novembre.

Tuttavia, anche X (o Twitter che dir si voglia) si ritrova sotto i riflettori proprio per un’espansione di disinformazione di massa che circola sulla piattaforma già da diverso tempo ormai. Nonostante ciò, la Commissione considera X un’importante piattaforma per raggiungere il proprio pubblico, perciò la monitorerà più attentamente.