Protezione dei consumatori europei – nuove norme e vantaggi

In Parlamento Europeo sono state approvate il 17 aprile 2019, e qualche giorno fa sono state aggiornate, nuove norme che migliorano la trasparenza dei mercati online, progetto che rientra nella revisione delle quattro direttive europee “New Deal (corso) per i consumatori”.

L’obiettivo è contrastare le attuali differenze tra i paesi europei, un nuovo passo importante verso l’eguaglianza dei diritti dei cittadini dei vari stati membri.

L’aggiornamento tende a rafforzare la protezione dei consumatori con l’introduzione di indennizzi collettivi e con l’imposizione di sanzioni più dissuasive per le imprese che adottano comportamenti sleali.

Inoltre vuole dare una risposta al vuoto legislativo nel caso in cui non esista una legge a livello europeo, nello specifico per il mondo online, e per quel che riguarda il doppio standard qualitativo dei prodotti in commercio.

1. Maggiore protezione quando si compra online 

Quando si acquista online i consumatori devono avere le informati in modo chiaro sul venditore di quel prodotto o servizio e se questi è un commerciante oppure un altro consumatore. Così facendo, sarà chiaro in capo a chi è la responsabilità e quali leggi devono essere applicate.

Il “New Deal per i consumatori” assicura un’ulteriore trasparenza sui risultati delle ricerche online.

I mercati digitali hanno ampliato l’offerta e diminuito i prezzi per i consumatori, ma sempre più rivenditori (specialmente nei paesi terzi) offrono prodotti pericolosi e/o illegali. Nella risoluzione approvata a novembre 2020 il Parlamento ha richiesto di intensificare le misure che assicurano che tutti i prodotti venduti nell'UE siano sicuri. Tra questi articoli ci sono anche quelli che fanno uso delle nuove tecnologie, come l'intelligenza artificiale.

2. Introduzione degli indennizzi collettivi in tutti i paesi europei

Qualora più di un consumatore subisce dallo stesso commerciante un danno, in tutti gli stati membri sarà possibile essere rappresentati da un’organizzazione no profit (diversa da paese a paese e designata dai singoli stati membri) che agirà a nome del gruppo di consumatori e procederà a richieder un indennizzo, un rimborso, una riparazione o una sostituzione. Sarà anche possibile creare un’azione transfrontaliera qualora si decidesse di organizzare un’unica rappresentanza per conto dei consumatori dei diversi Stati Membri.

La grande novità in merito è che il diritto di richiedere un indennizzo monetario o di terminare un contratto in caso di pratiche commerciali sleali, azioni di marketing disoneste o aggressive, sarà unificato e uguale in tutta l’Unione.

3. Sanzioni più dissuasive

L’aggiornamento mira a dare alle autorità nazionali per i consumatori il potere di imporre in modo coordinato delle sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive.

 

4. Contrastare il doppio standard qualitativo dei prodotti

Una delle pratiche commerciali disoneste è riscontrata nel marketing di prodotti che hanno lo stesso marchio e confezionamento, ma la cui composizione è significativamente diversa, ma il consumatore non ne viene propriamente informato.

Questo è un inganno per il consumatore. Secondo quanto prescritto dalle linee guida della Commissione nel settembre 2017, il “Nuovo corso per i consumatori” aggiornerà la “Direttiva sulle pratiche commerciali sleali”.