PRIMA CONFERENZA DEDICATA AL NUOVO BAUHAUS

Il 22 e 23 aprile prossimi, la Commissione europea ha organizzato la prima conferenza dedicata al Nuovo Bauhaus Europeo.

L’iniziativa, che è stata annunciata dalla presidente von der Leyen nel discorso sullo stato dell’Unione 2020, intende combinare design, sostenibilità, accessibilità e investimenti mirati per contribuire alla realizzazione degli obiettivi del Green Deal europeo.

L’evento si svolgerà online e costituirà l’occasione per discutere più da vicino del Nuovo Bauhaus Europeo e delle opportunità che offre.

Durante la seconda giornata è previsto inoltre il lancio dei New European Bauhaus Prizes. Saranno oltre di 30 speaker in programma tra i quali anche i presidenti della Commissione europea e del Parlamento europeo e le commissarie UE Gabriel e Ferreira.

Europa chiama architetti e artisti, startup e aziende dell’innovazione, visionari e futuristi, per costruire i nostri prossimi cent’anni, per gettare nuove basi e nuovi ponti con idee rivoluzionarie e sostenibili, come chiede il Green Deal della Ue.

Nel 1919 Walter Gropius, il fondatore della Bauhaus, affermava che “un’architettura moderna, armonica e vivibile è il segno tangibile di un’autentica democrazia”.

Allora La scuola fondò un’epoca, uno stile, inventò l’industria del design per rimettere insieme il tessuto sociale distrutto dalle bombe.

In questi nostri tempi difficili lo spirito e la spinta della Bauhaus di inizio secolo scorso fanno sono un faro oggi, dopo la pandemia e nel continuo sforzo di difendere la democrazia.

Per questo, la Commissione europea si è richiamata alle radici del continente diviso di un secolo fa, per preparare i prossimi anni dell’Unione e ha denominato il programma di rilancio Nuovo Bauhaus: un progetto ambientale, economico e culturale che mira a combinare design, sostenibilità, accessibilità, supportando le varie fasi di progettazione con finanziamenti comunitari, impiegati a livello locale e nazionale.

“L’architettura deve essere uno specchio del tempo”, era una delle convinzioni di Gropius. “Con questo progetto di speranza vogliamo costruire la nostra vita dopo il Covid-19 - ha sottolineato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen - rispettando l’ambiente e riprogettando le nostre società e le nostre città marchiandole con stile e design per trovare soluzioni ai progetti quotidiani, con un nuovo impegno culturale per l’Europa che abbatte i confini tra scienza e tecnologia, arte e cultura”.

“Si tratta di conciliare la sostenibilità con lo stile per avvicinare il Green Deal europeo alla gente, ai pensieri dei cittadini, alla loro casa. Per realizzare il Nuovo Bauhaus europeo abbiamo bisogno di tutte le menti creative: designer, artisti, scienziati, architetti e cittadini”, ha spiegato von der Leyen.

Mentre Mariya Gabriel, Commissaria per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e i giovani ha aggiunto: "Con il Nuovo Bauhaus europeo vogliamo sviluppare un quadro innovativo per sostenere, agevolare e accelerare la trasformazione verde combinando sostenibilità ed estetica. Se formiamo noi stessi creando un ponte tra il mondo dell'arte e della cultura e il mondo della scienza e della tecnologia, riusciremo a coinvolgere la società intera: i nostri artisti, studenti, architetti, ingegneri, il mondo accademico, gli innovatori, daremo il via a un cambiamento sistemico”.