Da oggi, 1° luglio e fino al 31 dicembre 2021 la Presidenza del Consiglio dell’Unione europea, sarà guidata dalla Slovenia e nello specifico, dal Primo Ministro del Governo della Repubblica di Slovenia, Janez Janšada.
E’ la seconda volta nei suoi 17 anni di storia che la Slovenia assume il timone dell’Unione europea e quest’anno si celebra anche il 30° anniversario dell’indipendenza del paese.
Di seguito il discorso di benvenuto pronunciato dal primo ministro:
La pandemia di Covid-19 è ancora presente, ma bisogna volgere lo sguardo in avanti, oltre l’orizzonte. L’Unione europea si trova dinanzi a molte sfide che può affrontare solo se è unita, libera e in pace con sé stessa.
Le nostre priorità derivano da questo presupposto. La prima è quella di costruire un’Europa resiliente e strategicamente autonoma. Questo è possibile solo se l’Unione europea è unita e i suoi Paesi seguono il principio della solidarietà. Oltre alla ripresa dell’economia digitale e verde dell’Unione europea, bisogna anche rafforzare la resilienza alle pandemie e agli attacchi informatici. Pertanto, i piani nazionali di ripresa e resilienza devono essere valutati e approvati tempestivamente.
In secondo luogo, la Conferenza sul futuro dell’Europa. La Slovenia si impegna a prestare particolare attenzione alla discussione relativa all’attuazione dei principi e dei valori europei nel periodo a venire. L’Unione europea è ad un punto di svolta dovendo i cittadini europei rendere più rapida l’attuazione di questo progetto. Nel fare questo è necessario ascoltare e prendere in considerazione ciascuna voce. Dobbiamo rafforzare l’Unione europea in cui trovano tutela i nostri valori e le nostre identità nazionali, continuando a preservarli. Le culture nazionali non sono da impedimento ad una cultura europea. In realtà ne costituiscono il fondamento. Dal momento in cui siamo sloveni, siamo anche europei. Allo stesso tempo, dobbiamo rafforzare la capacità dell’Unione europea di rendersi strategicamente autonoma in modo da poter perseguire gli interessi europei a livello globale.
In terzo luogo, un’unione dello stile di vita europeo, dello Stato di diritto e di criteri uguali per tutti. Aspiriamo ad un’unione basata sul rispetto della dignità umana, un’unione che tuteli i diritti umani, inclusa la libertà di parola, che è sempre più minacciata. Dobbiamo evitare il mero "Stato di diritto" e garantire che le norme e i principi di diritto si applichino equamente a tutti. L’Unione europea deve trattare allo stesso modo tutti gli Stati membri e i loro cittadini.
In quarto luogo, un’Unione europea credibile e sicura, in grado di garantire stabilità e sicurezza, soprattutto con i Paesi vicini. Il vertice UE-Balcani occidentali avrà ad oggetto proprio questo. L’Unione europea deve cooperare più intensamente con la NATO allo scopo di preservare la propria sicurezza. Inoltre, l’Unione europea deve incrementare le sue capacità di divenire un partner e un alleato forte e veramente democratico.
Tali priorità sono espresse nel nostro slogan che segnerà la seconda metà del 2021 e i molti anni a venire: Insieme. Resiliente. Europa.