Dopo centinaia di anni di caccia e perdita di habitat, il castoro europeo si era quasi estinto nella maggior parte dei paesi dell’Unione, solo negli ultimi decenni sta tornando al suo habitat nativo.
Il castoro, visto da alcuni come un parassita (a causa del suo carattere dirompente), in realtà ha un impatto positivo e significativo sugli ecosistemi locali. Le dighe che costruisce creano zone umide e stagni che aumentano la biodiversità e alterano il flusso dell’acqua (riducendo così il rischio di inondazioni a valle). Tuttavia, le dighe possono causare accumuli d’acqua che influenzano l’attività umana nelle aree immediatamente circostanti, per questo molte persone, purtroppo, optano per la distruzione delle dighe.
Con il progetto LIFE BEAVER si promuovono buone pratiche di coesistenza tra esseri umani e castori, accogliendo il loro ritorno in Slovenia e Croazia nella speranza di ispirare altri a fare lo stesso.
Il progetto è gestito dal Lutra Institute for Conservation of Natural Heritage (insieme ai partner della Facoltà di Scienze Forestali, Università di Zagabria, Slovenian Forestry Institute e Museo di Ivanić-Grad in Croazia) con l’obbiettivo di ridurre i conflitti tra uomo e castoro implementando tecniche di gestione delle acque e aumentando la consapevolezza del ruolo del castoro nell’ecosistema.
Ad esempio, per contrastare il sopracitato fenomeno degli accumuli di acqua, sono stati installati, nei siti del progetto, tubi che possano abbassarne il livello permettendo la conservazione delle dighe dei castori e la quiete degli umani circostanti.
Martina Vida, Project manager - LUTRA, Institute for Conservation of Natural Heritage, ci dice:
"Vorremmo sottolineare soprattutto l'importanza di questo progetto nel portare buone tecniche di gestione dei castori in questa parte d'Europa, il che avrà conseguenze e vantaggi non solo in Slovenia e Croazia, ma anche nei paesi limitrofi e in altri paesi dei Balcani, dove tali pratiche non sono ancora in uso."
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