I poli di contrasto alla disinformazione si estendono ora a tutti i paesi dell'UE

La Commissione ha annunciato in data 1 dicembre l’istituzione di sei nuovi poli di contrasto alla disinformazione che entreranno a far parte dell'Osservatorio europeo dei media digitali, la piattaforma indipendente per chi si occupa di verificare le notizie, ricercatori accademici e altri soggetti coinvolti nella questione della disinformazione in Europa. I nuovi poli, che coprono ora tutti i paesi dell’UE, saranno operativi a partire dall'inizio del prossimo anno e si aggiungono agli otto poli già attivi dal 2021. Contribuiranno a formare una comunità multidisciplinare volta a stabilire una rete in grado di individuare e analizzare le campagne di disinformazione, organizzare attività di alfabetizzazione mediatica a livello nazionale o multinazionale e altre iniziative a sostegno della lotta contro la disinformazione.

Le sei proposte selezionate da un gruppo di esperti indipendenti beneficeranno di finanziamenti dell'UE (complessivamente circa 8 milioni di €) a titolo del programma Europa digitale. Ciascuno dei nuovi poli nazionali e regionali si occuperà di uno o più paesi: Austria, Bulgaria,Croazia, Cipro, Estonia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Malta, Romania, Slovenia e Ungheria.

Věra Jourová, Vicepresidente per i Valori e la trasparenza, ha dichiarato: "La garanzia di trasparenza, la sensibilizzazione e la verifica dei fatti sono tra i più importanti strumenti di cui disponiamo per contrastare la disinformazione online. Stiamo facendo in modo che ciò avvenga in modo efficiente e che i risultati siano a disposizione di ogni singolo europeo. Continueremo a basarci sulle competenze dell'Osservatorio europeo dei media digitali nel contesto del codice di buone pratiche sulla disinformazione, rafforzando anche gli sforzi per contrastare la propaganda di guerra russa in tutti i paesi dell'UE e in tutte le lingue."