EMERGENZA MPOX IN AFRICA: L'UNIONE EUROPEA DONA OLTRE 200.000 VACCINI

L’Unione Europea ha deciso di sostenere l’Africa nella lotta contro l’epidemia di Mpox (vaiolo delle scimmie), particolarmente diffusa nel continente. Attraverso l'Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA), l'UE fornirà 175.420 dosi del vaccino MVA-BN®, l’unico approvato sia dalla FDA che dall’EMA, per rispondere prontamente all’emergenza sanitaria dichiarata dalla CDC Africa lo scorso 13 agosto. A queste si aggiungeranno 40.000 dosi donate dall'azienda farmaceutica Bavarian Nordic, per un totale di oltre 215.000 vaccini.

Il vaccino MVA-BN, conosciuto in Europa come Imvanex®, è stato indicato per l’uso nella popolazione adulta a rischio di infezione da vaiolo o Mpox. Attualmente, solo due paesi africani hanno approvato il vaccino per uso di emergenza, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha sollecitato altri paesi a includerlo nella lista per l’uso di emergenza, con l’obiettivo di aumentarne l'accessibilità nel continente.

Oltre alla distribuzione dei vaccini, l’HERA sta collaborando con la CDC Africa per migliorare l’accesso alla diagnostica e al sequenziamento del virus, con un finanziamento di 3,5 milioni di euro previsto per l’inizio dell’autunno. La risposta europea arriva dopo l’appello della CDC Africa per la mobilitazione di 2 milioni di vaccini, nel tentativo di contenere la diffusione del ceppo Mpox clade I, particolarmente letale e preoccupante.

La situazione è particolarmente grave nella Repubblica Democratica del Congo, dove il virus ha colpito oltre 14.000 persone e causato 524 decessi dall'inizio dell'anno, soprattutto tra i giovani e i bambini. Nonostante l'epidemia abbia raggiunto anche l'Europa e l'Asia, il continente africano continua a essere il più colpito. La risposta internazionale, seppur tardiva, è ora in atto, con GAVI che pianifica di includere il vaccino Mpox nelle proprie scorte strategiche dal 2026.

L'Italia, pur non registrando casi del ceppo clade I, ha intensificato le misure di sorveglianza e prevenzione, mantenendo un contatto costante con le agenzie internazionali. Il Ministero della Salute ha ribadito l'importanza della diagnosi precoce e dell'isolamento per chi presenta sintomi, mentre l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lavora a strategie per contenere il rischio di un'eventuale diffusione del virus nel paese.

Il vaiolo delle scimmie si presenta con sintomi quali eruzioni cutanee vescicolari, febbre, ingrossamento dei linfonodi, infiammazione e dolore rettale, spesso accompagnati da mal di testa, debolezza e dolori muscolari. La diagnosi è principalmente clinica, ma viene confermata attraverso test di laboratorio. Il virus si trasmette attraverso contatto diretto con lesioni cutanee o mucose di una persona infetta, fluidi corporei, rapporti sessuali, esposizione prolungata a goccioline di saliva, o contatto con oggetti contaminati, come indumenti, asciugamani e stoviglie.

La comunità internazionale è ora chiamata a un'azione collettiva per prevenire una catastrofe sanitaria di maggiore entità in Africa, con il rischio di ulteriori casi importati in Europa.

Commissione europea - comunicato stampa del 14/08/2024

Ministero della Salute - Mpox informazioni utili