COMMISSARIO GENTILONI: RECOVERY, SUCCESSO ITALIA, SUCCESSO DELL’UE

Paolo Gentiloni, commissario all'economia, ad un evento organizzato da Reuter Breaking Views, ha affermato:

 "La Commissione lavora con il governo italiano e continuerà a farlo con l'obiettivo di avere successo nel piano di Recovery, perché il suo successo è importante per quello generale visto che l'Italia è la maggiore beneficiaria.

Penso che le autorità italiane siano consapevoli della necessità di rafforzare la proposta presentata finora, servono specialmente due cose: un messaggio chiaro sulle riforme legate alle raccomandazioni Ue del 2019 e i dettagli sui tempi e gli obiettivi dei progetti.

"So che è un grande sforzo per i governi, ma è importante per la riuscita della sfida", ha aggiunto Gentiloni.

"La Commissione è interessata ad avere chiarezza sui tempi, gli obiettivi che vuoi raggiungere" c'è un motivo preciso, connesso alla procedura dei fondi Ue.

"Bisogna chiarire che" quelli del Recovery "sono una forma particolare di fondi europei, perché dopo il primo esborso del 13% (prefinanziamento, ndr), arriveranno due volte all'anno con esborsi condizionati al raggiungimento di alcuni target con una determinata tempistica. Se non sono raggiunti, c'è il rischio che l'esborso non arrivi", ha precisato il commissario.

Ad avviso del commissario, le regole di bilancio comuni servono e bisogna reintrodurle, ma la pandemia ha dato ancora più motivi di cambiarle.

"C'è una ragione impellente per reintrodurre le nostre regole comuni: per la prima volta l'Ue ha una politica di bilancio con potere di spesa, ma se decidiamo di non avere regole comuni non è un progresso. Ci servono regole comuni" così Gentiloni.

"Ogni persona ragionevole sa che non solo avevamo già prima della pandemia un motivo per cambiare le regole, ma dopo pandemia sono ancora più forti i motivi, perché dobbiamo evitare un crollo degli investimenti pubblici, come accaduto durante la prima crisi, e la seconda ragione è che usciremo dalla pandemia con livelli di debito molto alti", ha poi spiegato il commissario.

"In generale andiamo nella giusta direzione", ma "chiediamo agli Stati di affrontare le raccomandazioni Ue. La consapevolezza c'è, ma abbiamo ancora molto lavoro da fare per trasformarla in impegni, progetti, riforme".

"Vediamo la luce alla fine del tunnel, ma non sappiamo quanto è lungo e quanto ci metteremo a superare l'incertezza, abbiamo avuto un terzo trimestre migliore delle attese ma poi nel quarto sono tornate restrizioni, quindi la ripresa è in corso ma l'incertezza ancora domina".

"Questa incertezza fa sì che siamo ancora nel regime di clausola di sospensione del Patto, e valuteremo prima dell'estate se terminarla a fine anno o se la situazione è ancora così incerta che ci sono motivi per prolungarla. È chiaro che a fine 2022 è probabile che non tutti gli Stati raggiungeranno il Pil che avevano nel 2019, ma c'è molto ottimismo sulla possibilità di un rimbalzo grazie ai vaccini", ha concluso il commissario Gentiloni.