CERTIFICATO DIGITALE COVID

L'UE è fermamente impegnata a ripristinare la vita normale.

La proposta della Commissione riguardo al certificato digitale COVID intende dare speranza e rassicurazione a tutti i cittadini europei.

Il 21 maggio 2021 a Roma la Commissione europea e l'Italia, che attualmente detiene la presidenza del G20, hanno ospitato congiuntamente il vertice mondiale sulla salute.

I leader del G20 si sono impegnati a intraprendere una serie di azioni volte ad accelerare ovunque la fine dell'emergenza coronavirus e a prepararsi meglio a pandemie future.

Per i leader del G20 e quelli invitati, i responsabili delle organizzazioni internazionali e regionali e i rappresentanti degli organismi sanitari mondiali il vertice è stato un'occasione per condividere gli insegnamenti tratti dalla pandemia di COVID-19. I leader hanno adottato la "dichiarazione di Roma", impegnandosi a rispettare principi comuni per superare il coronavirus e prevenire e prepararsi a future pandemie.

Al vertice globale sulla salute, l’UE in particolare, ha presentato una proposta incentrata su:

chiarire e facilitare l'uso delle licenze obbligatorie in tempi di crisi come questa

pandemia (si noti una differenza con la proposta sostenuta dagli Stati Uniti di rinunciare ai brevetti sui vaccini);

sostenere l'espansione della produzione;

facilitare il commercio e limitare le restrizioni all'esportazione.

Il 17 marzo scorso, la Commissione europea ha proposto un certificato Covid verde digitale per agevolare e rendere sicura la libera circolazione all'interno dell'UE durante la pandemia di COVID-19.

E’ possibile leggerne il contenuto al seguente link:

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_21_1181