Cernobbio - Villa d'Este. Forum sulle strategie di ripresa post Covid-19

Cernobbio, Villa d’Este è diventato un appuntamento ormai tradizionale e noto a livello internazionale. Capi di Stato e di Governo, massimi rappresentanti delle istituzioni internazionali, Ministri, premi Nobel, imprenditori, manager ed esperti di tutto il mondo si riuniscono ogni anno, dal 1975 ad oggi, per confrontarsi sui temi di maggiore impatto per l’economia globale e la società nel suo complesso.

Durante la conferenza riscopre l'Europa come unica, vera strada percorribile per curare le ferite che il Covid-19 ha lasciato dietro di sé con le parole del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Oltre il 90% dei manager, presenti a Villa d'Este e collegati da tutto il mondo, ritiene che l'Italia abbia necessità di sfruttare il Mes, per poter superare la pandemia.

“Ci vorranno almeno altri due anni prima che l'attività economica raggiunga i livelli pre-crisi". Queste le parole del direttore generale del Meccanismo Europeo di Stabilità, Klaus Regling. Nel suo discorso l'economista tedesco ricorda come si stia "vivendo di gran lunga la crisi più grave" che "abbiamo avuto da molti anni. L'entità del danno - osserva - è diversa da qualsiasi cosa che abbiamo visto nella nostra vita" tanto che "tutte le previsioni ci dicono che l'Europa registrerà quest'anno la recessione più profonda in un secolo".

 

Un altro tema caldo e molto discusso durante il dibattito è il Recovery Fund su cui si trovano tutti d’accordo. "Se si pensa che una riduzione generalizzata delle tasse può essere l'obiettivo di questo piano di ripresa si commette un grave errore", il monito del commissario europeo agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, in una intervista al Tg3. "Poi - aggiunge - se alcune riforme comportano anche delle riduzioni fiscali questo è altro discorso". E lo stesso Gentiloni, intervistato da Rainews 24, sostiene che sul Recovery Fund "molto dipende dalle prossime mosse dei Paesi, tra le prime ci sono i piani nazionali che non devono sprecare questa straordinaria occasione".

Anche il ministro dell'economia francese, Bruno Le Maire, in video collegamento da Parigi, si esprime in termini simili e rileva come il "pacchetto" messo a punto sia "l'espressione concreta della solidarietà europea per garantire che nessuno rimanga indietro nella ripresa". Il "rischio" che i paesi europei avviassero la ripresa a velocità diverse "è stato evitato, ora stiamo andando nella stessa direzione", afferma ancora Le Maire che si dice "fermamente convinto che l'Europa sarà più forte dopo questa crisi". La strada è tracciata ma per percorrerla più agevolmente "almeno per il 2021 ci vorrà una politica di bilancio espansiva in Europa", rileva ancora Gentiloni che invita a "decidere un rientro alle regole comuni nel momento giusto".