Con una dotazione finanziaria di otto milioni di euro, di cui 4 saranno erogati dal programma Europa Creativa e gli altri 4 da altri programmi UE quali Erasmus Plus, Horizon 2020 ed Europa dei Cittadini, il 2018 è stato istituito come 'Anno europeo del patrimonio culturale (European Year of Cultural Heritage)', che sarà finalizzato, tra le altre cose, a promuovere la diversità culturale, il dialogo interculturale e la coesione sociale.
Il patrimonio culturale comprende le risorse del passato in una molteplicità di forme e aspetti. Esso include i monumenti, i siti, le tradizioni, la conoscenza tramandata e le espressioni della creatività umana, nonché le collezioni conservate e gestite da archivi, biblioteche e musei.
Lo scopo di questa iniziativa è sensibilizzare all'importanza della storia e dei valori europei, rafforzare il senso d'identità europea ed incoraggiare la condivisione e la valorizzazione del patrimonio culturale dell'Europa quale risorsa condivisa.
Nello specifico gli obiettivi di questo Anno europeo sono:
-promuovere la diversità culturale, il dialogo interculturale e la coesione sociale
-evidenziare il contributo economico offerto dal patrimonio culturale ai settori culturale e creativo, compreso per le piccole e medie imprese, e allo sviluppo locale e regionale
-sottolineare il ruolo del patrimonio culturale nelle relazioni esterne dell'UE, inclusa la prevenzione dei conflitti, la riconciliazione postbellica e la ricostruzione del patrimonio culturale distrutto
L'organizzazione della partecipazione all'Anno europeo a livello nazionale è di competenza degli Stati membri. Saranno questi ultimi a nominare i coordinatori nazionali i quali garantiranno il coordinamento delle attività pertinenti a livello nazionale.