Al vertice Ue di Gothenburg del 17 novembre, via libera da parte dei 28 alla proclamazione del Pilastro Sociale Ue, il cui testo verrà firmato ufficialmente.
Il testo sui 20 principi e diritti sociali chiave presentati dalla Commissione lo scorso aprile, sono stati concordati all'unanimità dal Consiglio occupazione.
Si va dai salari minimi ai licenziamenti, dall'equo trattamento uomo-donna alle cure parentali fino a pensioni, salute e sicurezza al lavoro.
L'obiettivo è quello di rafforzare i diritti sociali e renderli effettivi per i cittadini, garantendo un modello sociale europeo adeguato al nuovo secolo.
Sono tre le aree chiave in cui si articolano i 20 principi riconosciuti:
• uguali opportunità e accesso al mercato del lavoro,
• mercati del lavoro dinamici e condizioni lavorative eque,
• sostegno pubblico, protezione sociale e inclusione.
Il ministro estone all'occupazione Jevgeni Ossinovski, Presidente di turno Ue, ha dichiarato: 'I ministri sono stati unanimi nel sostenere il Pilastro sociale, tutti riconosciamo che di fronte alla globalizzazione, alla digitalizzazione e alla mutazione del lavoro i nostri sistemi sociali devono cambiare ma restare robusti'.
La commissaria Ue all'occupazione Marianne Thyssen, ha sottolineato: 'Con oggi diamo un forte segnale che prima vengono i cittadini'.
Esther Lynch, a nome della Confederazione dei sindacati europei (Etuc), ha commentato: 'I ministri del lavoro hanno fatto la cosa giusta oggi, una volta firmato il Pilastro sociale, gli stati membri dovranno però cominciare ad attuarlo, in quanto gli impegni hanno valore solo se vengono messi in pratica'.