Con il nuovo anno, parte anche un nuovo semestre europeo. Il primo gennaio Malta ha raccolto dalla Slovacchia il testimone della presidenza di turno dell'Unione, ereditando una fitta agenda.
Sarà il tema delle migrazioni e dell'asilo la massima priorità della presidenza di Malta del Consiglio Ue, che rimarrà in carica per i prossimi sei mesi, sino al 30 giugno.
L'obiettivo dichiarato a riguardo è di spingere per una rapida attuazione di misure su cui è già stato raggiunto un accordo in tema di lotta all'immigrazione clandestina e di ricollocazione dei profughi.
Per i prossimi mesi la presidenza maltese si concentrerà anche su altri settori: mercato unico, sicurezza, inclusione sociale, vicinato dell'Europa e settore marittimo.
Per quanto riguarda il mercato unico, che rappresenta il bene più grande dell'unione, l'obiettivo della Presidenza è quello di eliminare gli ostacoli agli scambi e migliorare la protezione e l'accesso ai servizi per i consumatori.
Relativamente alla sicurezza gli sforzi saranno concentrati alla lotta al terrorismo anche attraverso interoperabilità, al miglioramento della gestione delle frontiere esterne dell'UE, e quindi alla gestione delle tante sfide che al giorno d'oggi l'Europa si trova a dover affrontare.
La politica sociale è qualcosa a cui il governo maltese tiene particolarmente.
In questa priorità rientrano la promozione della parità di genere e dei diritti delle minoranze e dei gruppi vulnerabili, il miglioramento della partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la lotta contro la violenza di genere.
La sicurezza e la prosperità dell'Europa sono collegate con quelle del suo vicinato. I paesi che si affacciano sul Mediterraneo meridionale si trovano ad affrontare serie sfide, tra cui i conflitti armati, il terrorismo, l'instabilità politica e la radicalizzazione. Consapevoli dei potenziali effetti a catena di instabilità oltre i confini europei, la Presidenza Maltese concentrerà l'impegno dell'UE per la stabilizzazione dei suoi territori vicini.
L'ultimo settore rientrante tra priorità maltesi è il settore marittimo, che fornisce un ampio spettro per le attività di ricerca (da sfruttare e sviluppare in lavori ad alto valore aggiunto, conformemente all'iniziativa di crescita blu dedicata alla crescita e alla competività).
I maltesi prevedono il lancio formale della governance internazionale degli oceani, e il lancio (nel quadro dell'economia blu) di una iniziativa specifica per il bacino del Mediterraneo occidentale.