Dal 24 gennaio, la Commissione ha adottato cinque nuove iniziative per rafforzare la sicurezza economica nell’UE in un momento molto delicato e sensibile di tensioni geopolitiche e di rivoluzione tecnologica. Le iniziative verteranno sugli obiettivi che già ci si era prefissati nella Strategia per la sicurezza economica europea nel giugno 2023, i quali tentano di sostenere insieme all’economia anche l’apertura del mercato, gli investimenti e la ricerca per il settore economico. Ovviamente, le proposte adottate sono parte integrante dei tre pilastri fondamentali che mirano a promuovere la competitività dell’UE, a proteggere da eventuali rischi e ad allargare il cerchio dei partenariati.
Le cinque iniziative adottate recentemente mirano a:
- rafforzare ulteriormente la protezione della sicurezza e dell'ordine pubblico dell'UE migliorando il controllo degli investimenti esteri nell'UE;
- stimolare discussioni e azioni per un maggiore coordinamento europeo in materia di controlli sulle esportazioni, nel pieno rispetto dei regimi multilaterali esistenti e delle prerogative degli Stati membri;
- consultare gli Stati membri e i portatori di interessi per individuare i potenziali rischi derivanti dagli investimenti in uscita in relazione a una serie limitata di tecnologie;
- promuovere ulteriori discussioni riguardo ai modi per sostenere al meglio la ricerca e lo sviluppo su tecnologie potenzialmente a duplice uso;
- proporre al Consiglio di raccomandare misure volte a rafforzare la sicurezza della ricerca a livello nazionale e settoriale.
In particolare, la proposta legislativa per rafforzare il controllo degli investimenti esteri contiene rimedi contro le carenze esistenti che rappresentano attualmente la maggiore fonte di rischi. Per questo motivo si vuole porre miglioramento al sistema:
- garantendo che tutti gli Stati membri dispongano di un meccanismo di controllo, con norme nazionali più armonizzate;
- individuando l'ambito di applicazione settoriale minimo in cui tutti gli Stati membri devono controllare gli investimenti esteri;
- estendendo i controlli svolti dall'UE anche agli investimenti degli investitori dell'UE che in ultima istanza sono controllati da privati o imprese di un paese terzo.
In aggiunta, proprio per implementare la ricerca nell’UE, insieme alla pubblicazione di un Libro bianco sulle opzioni per rafforzare il sostegno alla ricerca e allo sviluppo (R&S) di tecnologie potenzialmente a duplice uso, la Commissione avvia una consultazione pubblica.
Il Libro bianco esamina gli attuali programmi di finanziamento dell'UE in materia alla luce delle sfide geopolitiche presenti ed emergenti e valuta se tale sostegno sia adeguato per le tecnologie potenzialmente a duplice uso. Quindi delinea tre opzioni per la strada da seguire: 1) continuare in base all'assetto attuale; 2) eliminare l'esclusività delle applicazioni nel settore civile da specifiche parti del programma che subentrerà a Orizzonte Europa; 3) creare uno strumento specifico per la ricerca e sviluppo sui prodotti a duplice uso. Le autorità pubbliche, la società civile, l'industria e il mondo accademico possono esprimersi in una consultazione pubblica aperta e orientare così i prossimi passi della Commissione fino al 30 aprile 2024.