Il 27 ottobre 2023, è partito un nuovo volo d’aiuto umanitario da Copenaghen per conto dell’Unicef con l’obiettivo di portare 51 tonnellate di medicinali, articoli medici e materiale scolastico per le persone bisognose a Gaza. Il volo diretto verso l’Egitto – punto da cui il materiale verrà smistato ed inviato – fa parte dei sei voli che sono stati preventivati dall’UE per la costituzione di un ponte aereo umanitario di cui l’Unione si è fatta pienamente carico insieme ai partner che hanno fornito il materiale e le attrezzature essenziali per un rapido dispiegamento.
I prossimi voli saranno distribuiti nell’arco delle prossime due settimane e potenzieranno le risposte umanitarie all’escalation di violenza che ha colpito la popolazione. Tutto questo sarà reso possibile dalla partecipazione di molti altri partner, aldilà del già citato Unicef, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il Programma Alimentare Mondiale (WFP), l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM), il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA) e il Comitato Internazionale di la Croce Rossa (CICR).
Janez Lenarčič, commissario per la gestione delle crisi, ha dichiarato: “Per alleviare la sofferenza della popolazione nella Striscia di Gaza in questi tempi estremamente difficili è imperativo garantire un accesso umanitario completo, illimitato e sicuro a Gaza. Le forniture disperatamente necessarie per fornire un’ancora di salvezza alla popolazione palestinese bisognosa vengono consegnate all’Egitto anche dall’UE. Continuiamo con la nostra operazione di ponte aereo umanitario con altri 6 voli per supportare le nostre organizzazioni partner umanitarie sul campo. Ancora una volta, esorto tutte le parti coinvolte a lasciare che i camion degli aiuti si muovano senza ulteriori ritardi”.
In realtà, l’operazione presentata ha già avuto inizio a partire dalle giornate del 16 e del 19 ottobre quando hanno avuto luogo gli altri due voli che hanno consentito di trasportare un totale di 56 tonnellate di rifornimenti Unicef. Per di più, l’UE ha fornito assistenza umanitaria ai paesi palestinesi fin dal 2000, durante ogni emergenza, per supportare le famiglie vittime e i target più vulnerabili, facendo in modo che gli aiuti provenissero sempre da organizzazioni umanitarie registrate, anche non governative, ma comunque soggette a monitoraggio ed ispezione.