Dal 21 settembre 2023, è entrato in vigore il nuovo regolamento sui chip, articolato in tre pilastri principali, che consentirà di avere una serie di misure a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento, oltre alla resilienza e alla leadership tecnologica dell’UE.
Chip per l’Europa, è l’iniziativa che costituisce il primo pilastro del regolamento. L’obiettivo di questa è consolidare la leadership tecnologica europea, facilitando il trasferimento di conoscenza dal laboratorio alla fabbrica e di conseguenza colmando il divario tra la ricerca e le attività industriali, grazie alla promozione dello sfruttamento industriale delle tecnologie innovative da parte delle imprese nell’UE. Tutto ciò, verrà avviato grazie a fondi di 3,3 miliardi di euro, integrati da tutti gli Stati membri.
Il secondo pilastro del regolamento vuole incentivare gli investimenti pubblici e privati negli impianti di produzione a favore dei produttori di chip e dei loro fornitori, perciò, il regolamento stabilisce, inoltre, un quadro per gli impianti di produzione e le fonderie aperte nell’UE per contribuire alla sicurezza dell’approvvigionamento e ad un ecosistema resiliente. Gli impianti, per di più, potranno ricevere aiuti di stato, una volta approvati dalla Commissione.
Nel terzo pilastro, il regolamento ha istituito un meccanismo di coordinamento tra gli Stati membri e la Commissione per creare una più salda collaborazione con e tra gli Stati membri, monitorare l’approvvigionamento, stimare la domanda, prevedere le carenze anche per attivare, quando necessario, una fase di crisi.
Concretamente, l’European Chips Act rafforzerà le attività manifatturiere nell’Unione, stimolerà l’ecosistema del design europeo e sosterrà la crescita e l’innovazione lungo l’intera catena del valore. Attraverso l’European Chips Act, l’Unione Europea mira a raggiungere l’obiettivo generale di raddoppiare la propria attuale quota di mercato globale portandola al 20% nel 2030.
Věra Jourová, la Vicepresidente per i Valori e la Trasparenza, ha dichiarato: “Nell’UE disponiamo di grande talento e ricerca, ma non riusciamo a collegare questi vantaggi con la produzione e l’introduzione della tecnologia. Il Chips Act sosterrà gli investimenti e le strutture di ricerca affinché l’Europa possa diventare una potenza dell’innovazione con una forte partecipazione nel mercato globale.”