Secondo i dati raccolti il 27 luglio 2023 da Copernicus, componente del programma spaziale dell’UE, il mese di luglio è destinato a diventare il mese più caldo dell’anno e il mese più caldo mai registrato nella storia.
I dati ERA5 del Copernicus Climate Change Service (C3S), dimostrano chiaramente che le prime tre settimane di luglio sono state il periodo più caldo mai registrato, considerato anche il fatto che queste temperature sono correlate alle ondate di caldo in buona parte del Nord America, dell’Asia e dell’Europa, insieme agli incendi in Canada, Grecia, Italia e Spagna che hanno avuto un impatto devastante non solo sull’ambiente e l’economia dei territori, ma anche sulla salute delle persone.
In particolare, il 6 luglio si è dimostrato il giorno più caldo, infatti, la media giornaliera globale dell’aria superficiale ha superato il record stabilito nell’agosto 2016, mentre il periodo delle prime tre settimane del mese ha avuto una temperatura media globale superiore alla soglia di 1,5° C al di sopra del livello preindustriale. Proprio per questo motivo, è probabile che luglio 2023 diventi il mese più caldo mai registrato, superando anche le temperature record di luglio 2019.
Tuttavia, come afferma Carlo Buontempo, Direttore del C3S: «Le temperature da record fanno parte della tendenza al drastico aumento delle temperature globali. Le emissioni antropogeniche sono in definitiva il principale motore di queste temperature in aumento». Mentre il segretario generale dell'Organizzazione meteorologica mondiale, Prof. Petteri Taalas ha aggiunto: «Le condizioni meteorologiche estreme che hanno colpito molti milioni di persone a luglio sono purtroppo la dura realtà del cambiamento climatico e un assaggio del futuro […] La necessità di ridurre le emissioni di gas serra è più urgente che mai. L'azione per il clima non è un lusso, ma un dovere».
Per altro le previsione dell’OMM non sono rassicuranti. Si prevede, per l’appunto, che ci sia una probabilità del 98% che uno dei prossimi cinque anni diventi l’anno più caldo mai registrato e una probabilità del 66% (minore rispetto alla precedente, ma comunque molto elevata) che questo superi di 1,5° C la media.
I dati ERA5 verranno pubblicati da C3S in serie completa nel bollettino per luglio 2023 che uscirà l’8 agosto 2023.