In data 20 luglio 2023 è stato pubblicato l’Eurobarometro speciale n. 538 riguardante i cambiamenti climatici, per il quale sono sati intervistati nel periodo tra il 10 maggio e il 15 giugno 2023 più di 26.000 cittadini UE di età e categorie diverse, provenienti da tutti gli Stati membri.
Anche in quest’indagine si sono ottenuti risultati in linea con l’ultimo Eurobarometro standard del 10 luglio che si concentrava sulla transizione energetica. Insomma, si dimostra in entrambi i casi che i cittadini europei continuano a sostenere e considerare i cambiamenti climatici e ambientali come una delle importanti questioni che l’UE deve affrontare e a cui deve dedicare massicci investimenti. Infatti, il Green Deal rappresenta la priorità prevalente della Commissione europea, proprio perché renderà l’economia dell’UE moderna, efficiente e competitiva.
Secondo le percentuali della nuova indagine, la quasi totalità degli europei (93%) ritiene che i cambiamenti climatici siano un gravissimo problema su scala non solo continentale, ma anche mondiale; mentre più della metà, il 58% per essere precisi, crede che la transizione verso un’economia verde andrebbe accelerata, soprattutto dopo le recenti impennate dei prezzi dell’energia e a causa della preoccupazione per gli approvvigionamenti del gas dovuta all’invasione russa contro l’Ucraina. Tre quarti degli intervistati, inoltre, concorda sul fatto che la lotta ai cambiamenti climatici riuscirà a favorire l’innovazione generale dell’UE.
L’88% ritiene che sia necessario ridurre al minimo le emissioni di gas a effetto serra. Quasi nella stessa percentuale (87%) sono coloro che credono che sia importante per l’UE fissare obiettivi ambiziosi per aumentare il ricorso delle energie rinnovabili e intervenire per migliorare l’efficienza energetica a partire dai singoli cittadini (per esempio incoraggiando la scelta di isolare al meglio le proprie case, fornirle di pannelli solari etc…).
Per di più, la stragrande maggioranza degli europei (93%) afferma di essersi già impegnata individualmente in favore del clima e di continuare ad impegnarsi nelle scelte della vita quotidiana. Tuttavia,molti europei sostengono comunemente che l’impegno del singolo non sia abbastanza per un cambiamento di così grande portata, se questo non è accompagnato da riforme che si accostino all’azione individuale. Il motivo di questa grande sensibilità dimostrata dai cittadini nei confronti del cambiamento climatico potrebbe essere dovuto al fatto che oltre un terzo degli europei si sente esposto ai rischi e alle minacce ambientali e in molti concordano sul fatto che gli interventi per la risoluzione delle questioni ambientali dovrebbero essere una priorità soprattutto per migliorare la salute pubblica.