Il 3 luglio 2023 è entrato in funzione il Centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione nei confronti dell’Ucraina (ICPA) che ha iniziato la propria attività all’Aia, presso la sede dell’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust).
Infatti, la Corte penale internazionale (CPI), pur avendo la competenza per perseguire i crimini internazionali più gravi, non ha la possibilità di perseguire la Russia poiché non è Stato parte della CPI. Proprio per questo motivo, a novembre 2022, la Commissione ha voluto presentare una serie di opzioni per colmare la lacuna del sistema, affinché fosse possibile riconoscere la piena responsabilità per i crimini commessi in Ucraina.
Il nuovo centro potrà realizzare indagini sul crimine di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, agevolando i futuri procedimenti giudiziari attraverso la costituzione di fascicoli e fornendo supporto e contributo nello scambio e nell’analisi delle prove finora raccolte. I procuratori nazionali selezionati, che compongono il centro, fanno già parte della squadra investigativa comune e potranno, insieme agli esperti, collaborare facilmente accordando una strategia comune.
Eurojust fornirà sostegno operativo, giuridico, finanziario e logistico, soprattutto per la protezione, la conservazione e l’analisi delle prove, attività necessaria per iniziare a preparare i futuri procedimenti giudiziari, oltre a collaborare strettamente con la Commissione e la squadra investigativa in modo tale da poter fornire il miglior sostegno possibile alle autorità nazionali.
«L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia continua a causare ogni giorno orrori indicibili. Le notizie terribilmente preoccupanti su attacchi deliberati contro civili, bambini inclusi, sono diventate un crudele promemoria quotidiano del sangue versato da Putin nel nostro continente. Si stanno accumulando prove di innumerevoli crimini internazionali commessi dalla Russia. Il nuovo centro internazionale svolgerà un ruolo fondamentale nel garantire che i responsabili siano assicurati alla giustizia, anche per il crimine di aggressione. Non lasceremo nulla di intentato per fare in modo che Putin e i suoi seguaci rispondano delle loro azioni.» afferma la Presidente von der Leyen.
Il Commissario per la Giustizia, Reynders aggiunge: «Con l'entrata in funzione del Centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione, l'Unione europea ribadisce la sua determinazione a garantire il pieno accertamento di responsabilità per i crimini internazionali commessi durante la guerra della Russia nei confronti dell'Ucraina. Ciò include anche il crimine di aggressione commesso dalla più alta leadership politica e militare. Oggi inviamo un chiaro segnale al mondo: il divieto dell'uso della forza continua a essere il fondamento del nostro ordine internazionale basato su regole e coloro che lo violano saranno chiamati a rispondere delle loro azioni.»