La Commissione europea ha adottato la sua prima Strategia globale sui diritti dei minori, impegnandosi così a porre i minori al centro delle politiche dell'Unione.
La Strategia mira a riunire in un unico quadro tutti gli strumenti dell'UE: legislativi, programmatici e di finanziamento, nuovi e già esistenti che affrontano questo tema, proponendo azioni mirate in sei settori, ciascuno dei quali definisce le priorità per l'intervento dell'Unione nei prossimi anni:
- Partecipazione alla vita politica e democratica: consentire ai minori di essere cittadini e membri attivi di società democratiche
- Inclusione socioeconomica, salute e istruzione: lotta contro la povertà infantile e promozione di società e sistemi sanitari ed educativi inclusivi e a misura di minore
- Lotta contro la violenza nei confronti di minori e garanzia della tutela dei minori
- Giustizia a misura di minore
- Società digitale e dell'informazione: consentire ai minori di utilizzare in modo sicuro l'ambiente digitale e sfruttarne le opportunità
- La dimensione globale: sostenere, proteggere e consentire l'emancipazione dei minori a livello globale, anche durante crisi e conflitti
La Strategia ha le sue radici nella Convenzione ONU sui diritti del fanciullo e nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e contribuirà al conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, collegandosi anche alle norme del Consiglio d'Europa sui diritti dei minori, nonché alla sua Strategia per i diritti dei minori (2016-2021).
E’ stata sviluppata coinvolgendo anche i minori stessi.
Nel corso della sua preparazione, infatti, sono stati presi in considerazione i punti di vista e i suggerimenti di oltre 10.000 minori che hanno pure partecipato alla predisposizione della versione semplificata della Strategia, a loro destinata.
In questo modo è stato segnato un passo importante per l'UE verso un'autentica partecipazione di questi soggetti ai suoi processi decisionali.