La Commissione europea ha presentato l'atteso progetto di Fondo per contribuire a facilitare tra il 2021 e il 2027 il percorso verso la neutralità climatica entro il 2050.
Secondo Bruxelles, la transizione verso la neutralità climatica comporterà costi economici, cambiamenti sociali, investimenti infrastrutturali. Ruolo cruciale avrà il Just Transition Fund (in italiano: il Fondo per una transizione equa). Quest'ultimo sarà dotato di denaro fresco per 7,5 miliardi di euro, che grazie al cofinanziamento nazionale, al braccio finanziario InvestEu e alla Banca europea degli investimenti porterà il totale a 100 miliardi di euro.
In base ai criteri individuati, dal fondo arriveranno all’Italia 364, a cui bisogna aggiungere i fondi strutturali (Fesr e Fse) e il cofinanziamento nazionale che affiancheranno il fondo e saranno pari a 1 miliardo e 301 milioni. Tenendo conto dell’effetto leva del Piano InvestEU (un altro pilastro del meccanismo, che coinvolge Bei e Cdp) si prevede la mobilitazione di 4 miliardi e 868 milioni tra investimenti pubblici e privati.
Il fondo, che è oggetto di una proposta che seguirà un iter legislativo, dovrà servire ai paesi più inquinanti per finanziare la transizione e per renderla la più equa da un punto di vista sociale. I paesi interessati saranno chiamati a presentare progetti infrastrutturali. I progetti riguarderanno precise zone territoriali.
Le prospettive sono quelle di facilitare la transizione climatica, attraverso una diversificazione dell'attività economica, la creazione di nuovi posti di lavoro, il recupero di località inquinate e la formazione professionale.
La Commissione europea si è posta come obiettivo di mobilitare fino a 1.000 miliardi di euro nei prossimi dieci, al fine di raggiungere la neutralità climatica.