Le associazioni 'LiberaMente Lazio' e 'Gruppi uniti laziali', sono state accolte in audizione dalla commissione Petizioni del Parlamento europeo sull’argomento dell'obbligo vaccinale per i bambini italiani ".
Una battaglia di civiltà" l'ha definita uno dei portavoci delle assciazioni, l'avvocato napoletano Roberto Ionta.
I promotori della "libertà di scelta" sui vaccini hanno presentato, a sostegno della loro causa, una petizione corredata da un centinaio di firme, raccolte fra i genitori che nel novembre 2017 hanno partecipato a Roma a una manifestazione sul tema.
Secondo Ionta, la legge italiana comporterebbe una "discriminazione dei bambini italiani rispetto a quelli degli altri Paesi europei" perché, se non vaccinati, li escluderebbe dal cammino verso la scuola dell'obbligo.
Nel corso del dibattito la Commissione Ue ha ricordato che "in Europa abbiamo norme molto rigorose per l'approvazione di medicinali e vaccini" e ha deciso di trasmettere la petizione ai colleghi della commissione Sanità pubblica, che "potrà studiarla nel merito" per quanto riguarda i presunti pericoli derivanti dalla composizione dei vaccini.
"Abbiamo ancora una possibilità" ha dichiarato con soddisfazione Ionta al termine dell’incontro.