A Dublino e Drogheda sta nascendo una nuova forma di turismo, dai tratti particolari ma dalla natura autentica e pura. Protagonisti - i senzatetto irlandesi: quelle anime spesso invisibili, ma che più di tutti sanno vedere e vivere la propria città.
Un servizio del World Economic Forum ha riportato le storie di Eddie Dooner, Patrick McAvoy e Ronya Arya Phenix, tre senzatetto partecipanti al progetto My Streets Ireland, un’impresa sociale che forma le homeless people con il fine di renderle delle vere e proprie guide turistiche nelle città di Drogheda e Dubino.
Un progetto innovativo e socialmente importante: dal punto di vista umano e sociologico è evidente come questa forma di impresa si impegni a reintegrare nella società e a non lasciare indietro i cittadini cosiddetti “invisibili”, senza fissa dimora, ma non per questo privi di storia personale o di intelletto e bontà; dal punto di vista dell’innovazione, stiamo parlando di una forma di turismo del tutto nuova – la città mostrata da una homeless guide non sarà la stessa presentata da una tradizionale guida turistica, (l’impegno sociale di tale impresa è rivolto anche a chi, quel lavoro, lo fa da anni e con la dovuta formazione alle spalle, che non dovrà quindi temere alcun rimpiazzamento da parte di questo nuovo progetto), ma sarà l’anima nascosta delle strade a prender vita, a mostrarsi agli occhi di chi non la conosce e che ignora la sua esistenza.
Si tratta di vedere un’altra identità della stessa città, scoprirla nei suoi dettagli più nascosti e allo stesso tempo più autentici: un tipo di viaggio che solo chi ne conosce la vera essenza può offrire al turista.
Attraverso questo progetto, Dublino e Drgoheda si spogliano totalmente davanti ai viaggiatori: non mostrano più semplicemente le proprie ricchezze storiche, culturali e paesaggistiche, ma svelano anche i propri segreti, la propria taciuta quotidianità, i lati belli e meno belli che insieme formano l’immortale fascino urbano.
James Joyce era riuscito nel suo intento a svelare la quotidianità e le vite dei Dubliners, allo stesso modo, My Streets Ireland intende svelare la parte più pura e troppo spesso ignorata dei propri luoghi.
Si tratta di un’iniziativa davvero importante sia per il turismo irlandese che per la condizione di vita dei senzatetto: grazie a questo progetto, la loro vita subirà senza dubbio una svolta – si sentiranno parte integrante, e forse essenziale, della loro città e della società.
Leggi le storie di Patrick, Eddie e Ronya a questo link.
Per conoscere meglio il progetto MyStreetsIreland consulta questa pagina.