Queste sono le proposte di Sebastian Kurz: 'Stop alle quote che non funzionano, aiuti a casa loro e, se necessario, anche con un intervento militare'.
A fronte delle dure parole del neo cancelliere austriaco, Bruxelles continua a mantenere la sua posizione e a puntare alla riforma di Dublino entro giugno.
'Forzare gli stati membri ad accettare i rifugiati non aiuta l'Europa', ha dichiarato Kurz in un'intervista alla Bild am Sonntag e, ha precisato, 'se continuiamo su questa strada, divideremo solo ulteriormente l'Ue e gli stati membri dovranno decidere da soli se e quante persone prendere'.
Chiaro e netto il messaggio austriaco a Bruxelles: stop al sistema attuale di accoglienza, perché 'la strada presa nel 2015 è sbagliata'.
I migranti devono essere aiutati a casa loro: 'se non è possibile, allora in aree sicure nel loro continente che l'Ue deve sostenere e forse anche organizzare e appoggiare militarmente'.
In attesa di vedere cosa farà Vienna al tavolo Ue La Commissione Ue ha rimbalzato le dichiarazioni di Kurz.
Il commissario Dimitri Avramopoulos ha però tenuto a ribadire ai media tedeschi del gruppo Funke che 'non possiamo accettare lo status quo', perché 'la solidarietà non può essere solo parziale'.