Sì definitivo della Camera alla legge sul contrasto del cyberbullismo. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 432 favorevoli ed una sola astensione.
A seguire il voto era presente anche Paolo Picchio, il padre di Carolina, la ragazza di Novara considerata la prima vittima di cyberbullismo in Italia, suicidatasi a 14 anni nel gennaio 2013, dopo esser diventata oggetto di scherno ed insulti sul web.
Il provvedimento definisce per la prima volta in Italia il fenomeno. Bullismo telematico è ogni forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, manipolazione, acquisizione o trattamento illecito di dati personali realizzata per via telematica in danno di minori. A ciò si aggiunge la diffusione di contenuti online (anche relativi a un familiare) al preciso scopo di isolare il minore mediante un serio abuso, un attacco dannoso o la messa in ridicolo.
Stretta sul web e coinvolgimento delle scuole nel contrasto del bullismo sul web. Sono questi i cardini della legge sul contrasto del cyberbullismo
Un minore di almeno 14 anni d'ora in poi potrà chiedere, senza l'intervento di un adulto, di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in rete al gestore del sito web o ai social network. E se non sarà cancellato entro 48 ore, potrà ricorrere al garante della privacy.
La legge sul Cyberbullismo approvata alla Camera a due anni dal primo via libera introduce ulteriori novità.
In ogni istituto tra i professori sarà individuato un referente per le iniziative contro il cyberbullismo. Al preside spetterà informare subito le famiglie dei minori coinvolti in atti di bullismo informatico e attivare adeguate azioni educative. L'obbligo di informazione è circoscritto ai casi che non costituiscono reato. Più in generale, il Ministero del'Istruzione ha il compito di predisporre linee di orientamento di prevenzione e contrasto puntando sulla formazione del personale scolastico, la promozione di un ruolo attivo degli studenti e la previsione di misure di sostegno e rieducazione dei minori coinvolti, mentre ai singoli istituti è demandata l'educazione alla legalità e all'uso consapevole di internet. Alle iniziative in ambito scolastico collaboreranno anche polizia postale e associazioni territoriali.
In caso di ingiuria, diffamazione, minaccia o trattamento illecito di dati personali via web, fino a quando non vi sia una querela o denuncia il 'cyberbullo', sulla falsariga di quanto già è previsto per lo stalking, potrà essere formalmente ammonito dal questore che lo inviterà a non ripetere gli atti vessatori. Insieme al minore sarà convocato anche un genitore. Gli effetti dell'ammonimento cessano al compimento della maggiore età.
Presso la Presidenza del Consiglio verrà istituito un tavolo tecnico con il compito di redigere un piano di azione integrato per contrastare e prevenire il cyberbullismo e realizzare una banca dati per il monitoraggio del fenomeno.
'È una bella giornata per il Parlamento. Abbiamo mantenuto una promessa, dando uno strumento utile a chi deve aiutare i nostri fogli a proteggersi', queste le parole della presidente della Camera Laura Boldrini.