Il 9 giugno 2016 Il Parlamento europeo ha adottato il regolamento, proposto dalla Commissione europea, per ridurre i costi e le formalità per i cittadini che devono presentare un documento pubblico in un altro paese dell'UE.
Il regolamento si riferisce all'autenticità dei documenti pubblici, pertanto gli Stati membri continueranno ad applicare le norme nazionali sul riconoscimento del contenuto e degli effetti dei documenti pubblici rilasciati in un altro paese dell'Unione questo per evitare che i cittadini che si spostano o vivono in un altro paese dell'Ue debbano far legalizzare i loro documenti pubblici, come i certificati di nascita, di matrimonio o di morte, per dimostrarne l'autenticità ed evitare quindi lungaggini burocratiche.
Nel regolamento rientrano:
- i documenti pubblici ( come i certificati di nascita, di matrimonio o del casellario giudiziale) rilasciati in un paese dell'UE, dovranno essere accettati come autentici in un altro Stato membro senza necessità di legalizzazione ;
- eliminazione anche dell'obbligo, per i cittadini, di fornire in tutti i casi una copia autenticata e una traduzione asseverata dei loro documenti pubblici. I cittadini potranno anche usare un modulo standard multilingue, disponibile in tutte le lingue ufficiali dell'UE, da presentare come ausilio alla traduzione allegato al documento pubblico per evitare l'obbligo di traduzione;
- la tutela contro le frodi: se l'autorità ricevente ha dubbi ragionevoli sull'autenticità di un documento pubblico, potrà verificarla con l'autorità di emissione nell'altro paese attraverso una piattaforma informatica esistente, il sistema di informazione del mercato interno o IMI.
Gli Stati membri hanno due anni e mezzo di tempo, dalla data di entrata in vigore del regolamento, per adottare tutti i provvedimenti necessari per consentirne la corretta applicazione.