Il giorno 17 novembre sono stati lanciati in orbita quattro nuovi satelliti della costellazione Galileo con il vettore Ariane-5, che fanno salire a 18 il numero totale di satelliti in orbita.
I nuovi satelliti velocizzeranno il dispiegamento del sistema di navigazione satellitare globale europeo Galileo.
Per la prima volta si è utilizzato un veicolo di lancio europeo, Ariane-5.
Questo, secondo Maroš Šefčovič, Vicepresidente responsabile per l'Unione dell'energia, dimostra che l'Europa è all'avanguardia negli sviluppi tecnologici nel settore spaziale e ora dispone di un accesso autonomo allo spazio. Šefčovič ha inoltre dichiarato: 'Galileo offrirà vantaggi concreti ai cittadini, alle imprese e alle autorità pubbliche. [...] sosterrà una gamma di servizi, dai trasporti, all'agricoltura, alla sanità, alle reti elettriche, alle operazioni finanziarie, alle operazioni di salvataggio e molti altri'.
Nello specifico la costellazione consentirà applicazioni di grande importanza nei sistemi di trasporto aereo e ferroviario, tagliando ad esempio ritardi, tempi d'attesa e riducendo di conseguenza anche i costi relativi e aumentando l'efficienza e la qualità.
Altrettanti vantaggi si otterranno in agricoltura, oltre che negli impieghi personali. Galileo, offrirà maggiore precisione nei servizi globali di informazioni di posizionamento e sincronizzazione.
Si prevede che Galileo diventi pienamente operativo dal 2020. A quel punto contribuirà a migliorare i segnali dei navigatori per auto e della telefonia mobile e fungerà da catalizzatore per le attività di R&S e la creazione di posti di lavoro ad alta tecnologia in Europa.
Tutte queste componenti sono alla base dell'investimento di cinque miliardi di euro da parte dell'Unione Europea per realizzare Galileo il quale, secondo l'agenzia spaziale europea Esa per il 2020 sarà in grado di generare un giro d'affari di 244 miliardi di euro.