Festa dei Popoli 2016 Workshop 5 ottobre 2016

 

Scritto da Giulia Sommo
Stagiaire

Mercoledì 5 ottobre 2016, presso il Seminario Arcivescovile di Vercelli, si è tenuta la tavola rotonda dal titolo 'Sull'accoglienza - dati e riflessioni su migrazioni e asilo', parte del programma di appuntamenti 'Festa dei Popoli - Storie di viaggio'. La tavola rotonda, iniziata alle ore 18:00, si è aperta con l'intervento di Maurizio Ambrosini, professore di sociologia e responsabile scientifico del Centro studi Medì - Migrazioni nel Mediterraneo di Genova. Tema in oggetto: stereotipi e falsi miti legati all'immigrazione, in particolare nel contesto europeo degli ultimi anni.

Il secondo relatore, Alberto Guariso, avvocato e docente di diritto antidiscriminatorio presso l'università di Brescia, ha affrontato invece le problematiche legate alla tutela dei diritti del migrante, alle procedure di verifica delle richieste di asilo, ai problemi logistici e di tempistica ad esse legati e al percorso di inserimento lavorativo. Ha inoltre sottolineato che sarebbe auspicabile riorganizzare e unificare il sistema dell'accoglienza, così da non ricorrere più alla sua forma emergenziale gestita dalle prefetture.

Gilda Violato, dell'OIM (Organizzazione internazionale per l'immigrazione), relatrice invitata da Europe Direct Vercelli, ha portato la sua testimonianza di operatrice sul campo, che lavora ogni giorno con le vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale. Si tratta di giovani donne o adolescenti, prevalentemente nigeriane, spesso sottoposte a pesanti ricatti psicologici, atti a renderle fedeli ai loro trafficanti e diffidenti verso qualunque forma di aiuto esterno.

L'Avvocato Mauro Pigino, Commissario del Comitato Cri di Vercelli, ha offerto una panoramica del lavoro della Croce Rossa, con i servizi sanitari, di assistenza, di ricerca e ricongiungimento dei nuclei familiari.

Daniele Albanese, operatore della Caritas di Biella, ha infine fatto un quadro delle modalità e dei mezzi concreti di prima assistenza, come ad esempio il kit vestiario, ideato in collaborazione con la Marina Militare, e la creazione di corridoi umanitari di concerto con la Comunità di Sant'Egidio.

Al termine, dopo una breve pausa, si è tenuto il dibattito tra il pubblico ed i relatori.