Oggi la Commissione europea proporrà il 'pacchetto' energia per fronteggiare il caro elettricità, ma ancora non si sa se tra le proposte formali ci sarà anche quella sul tetto al prezzo del gas russo o, addirittura, generalizzato.
Nonostante ciò 15 governi sono a favore di un 'price cap' generalizzato.
La Commissione varerà le misure oggi, ma l'informazione sul dettaglio sarà rinviata al giorno successivo: la presidente von der Leyen vuole annunciarle lei stessa nel discorso sullo “stato dell'Unione” che farà mercoledì mattina all'Europarlamento.
Un obiettivo obbligatorio di riduzione dei consumi di elettricità durante le ore di picco. È quanto emerge dalla bozza di regolamento in materia.
Secondo la bozza, l'obiettivo obbligatorio comporterebbe la selezione di 3 o 4 ore per giorno della settimana in cui ridurre i consumi lasciando agli Stati un "margine di discrezionalità" circa la scelta degli orari.
La bozza propone anche un limite obbligatorio ai ricavi degli operatori che producono energia da rinnovabili, nucleare e lignite, cioè diverse dal gas. Il limite si applicherà ai ricavi per MegaWatt ora di elettricità prodotta. Le eccedenze di ricavi derivanti dall'applicazione del cap dovranno essere 'girate' a cittadini e imprese "esposti a prezzi elevati dell'energia elettrica", con gli Stati a decidere le misure redistributive più adatte. La bozza prevede anche l'obbligo di incentivare i contratti di acquisto a lungo termine, che servono a iniettare liquidità nel mercato delle rinnovabili. Gli Stati potranno anche condividere l'extragettito e estendere alle Pmi i prezzi regolati. Infine, si legge nella bozza, gli Stati membri saranno obbligati a introdurre un contributo di solidarietà eccezionale e temporaneo per l'industria fossile, "sulla base dell'utile imponibile realizzato nell'anno fiscale 2022" e solo in quell'anno.
Nella bozza di documento, i Paesi possono decidere su quali fasce orarie intervenire. Il target di riduzione sarà su base mensile. Limite ai ricavi per le rinnovabili, contributo temporaneo per le fossili.
Riduzione obbligatoria dei consumi di elettricità sulla base di un target mensile, lasciando ai singoli stati membri la discrezionalità di individuare in quali ore implementare tale taglio: è su questo binario che, a quanto si apprende, dovrebbe svilupparsi la proposta della commissione Ue sul taglio ai consumi energetici, prevista per martedì dopo il collegio dei commissari. Secondo la bozza circolata tra i media, "il target obbligatorio dovrebbe risultare dalla selezione di una media di 3-4 ore di picco" individuate "per ogni giorno feriale" sulla cui scelta gli stati membri hanno "un margine di discrezionalità".
La bozza propone anche un limite obbligatorio ai ricavi degli operatori che producono energia diverse dal gas, da fonti rinnovabili come nucleare e lignite. Il limite si applicherà ai ricavi per megawatt/ora di elettricità prodotta e le eccedenze di ricavi derivanti dall'applicazione del cap dovranno essere 'girate' a cittadini e imprese "esposti a prezzi elevati dell'energia elettrica", con gli Stati a decidere le misure redistributive più adatte.
Infine, si legge nella bozza, gli Stati membri saranno obbligati a introdurre un contributo di solidarietà eccezionale e temporaneo per l'industria fossile, "sulla base dell'utile imponibile realizzato nell'anno fiscale 2022" e solo in quell'anno. Le proposte passeranno via articolo 122, cioè direttamente dagli Stati, che potranno emendarle e approvarle a maggioranza qualificata.