Ieri, 29 febbraio, la Commissione ha inaugurato per la fase pilota di un progetto di 3 anni un nuovo strumento di sostegno finanziario per le autorità nazionali di protezione civile al fine di migliorare la prevenzione e la preparazione alle catastrofi nell'UE e nel resto del mondo. Infatti, con la sua donazione iniziale di 6 milioni di euro, l’UE aiuterà le autorità degli Stati membri, insieme a quelli della Georgia e del Kosovo, a rafforzare la loro capacità di resilienza.
Proprio a partire dalle analisi effettuate sui disastri ambientali e naturali e sul loro incremento tra il 1980 e il 2020, si è stimato che le catastrofi avessero toccato almeno 50 milioni di persone e che avessero causato una perdita economica media di 12 miliardi di euro nell’UE. Per questo l’Unione ha deciso di implementare la prevenzione e la capacità tecnica di reagire anche negli Stati più svantaggiati.
Lo strumento di finanziamento sosterrà progetti, studi e formazione nel settore della resilienza alle catastrofi e ai cambiamenti climatici e incoraggerà la condivisione tra paesi delle conoscenze sulla gestione dei rischi di catastrofe. Le attività saranno messe in opera dalla Banca mondiale con un finanziamento della Commissione europea.
L'UCPM nel frattempo mirerà a rafforzare la cooperazione tra i 27 paesi dell'UE e i 10 Stati partecipanti (Islanda, Norvegia, Serbia, Macedonia del Nord, Montenegro, Turchia, Bosnia-Erzegovina, Albania, Moldavia e Ucraina) in materia di protezione civile per migliorare la prevenzione, la preparazione e la risposta ai disastri.
Tutto questo viene attuato anche in seguito alla Raccomandazione adottata a febbraio 2023 dalla Commissione che, già allora, aveva lo scopo di stabilire obiettivi comuni per rafforzare la resilienza alle catastrofi e la capacità di prevenzione per evitare future crisi o evitare di ritrovarsi impreparati di fronte alle nuove emergenze.