Secondo la proposta dello "Sportello unico doganale dell'UE", le imprese e gli operatori commerciali potranno fornire i dati doganali e non doganali necessari per lo sdoganamento delle merci e completare le formalità in un unico portale in un determinato Stato membro, riducendo così duplicazioni, tempi e costi.
Attualmente, le formalità richieste alle frontiere esterne dell'UE sono spesso complesse, macchinose e lunghe.
I problemi di interoperabilità tra le autorità sono i principali ostacoli al progresso del mercato unico digitale e all'obiettivo di una gestione doganale integrata e coordinata.
Con lo "sportello unico" dell'UE, le autorità doganali e le altre autorità potrebbero verificare automaticamente che le merci in questione siano conformi ai requisiti dell'UE e che le formalità necessarie siano state completate, consentendo così un approccio pienamente coordinato allo sdoganamento delle merci e una panoramica più chiara a livello dell'UE delle merci che entrano o escono dall'UE. Ciò andrebbe a vantaggio sia delle imprese che dei consumatori.
I negoziati del Parlamento sono riusciti a chiarire la portata dei sistemi non doganali dell'UE collegati allo Sportello unico e a garantire che la sua struttura sia a prova di futuro. I sistemi government to government dovrebbero essere collegati al portale entro il 2025, mentre le interfacce business to government dovrebbero essere collegate entro 9 anni.
Nel testo sono state incluse anche garanzie per assicurare che i sistemi siano progettati e interconnessi con alti livelli di sicurezza informatica e protezione dei dati personali.