BRUXELLES – In data 26 maggio 2023, la Commissione europea ha dato il via agli aiuti per il miglioramento dell’interoperabilità ferroviaria italiana per un ammontare di 300 milioni di euro. L’obiettivo è eliminare gli ostacoli tecnici che rendono difficili, o quanto meno poco efficaci, i passaggi di traffico merci e di passeggeri su strada alla ferrovia e, oltre a ciò, garantire la sicurezza e l’efficacia della rete ferroviaria stessa. Il regime è stato ritenuto necessario dalla Commissione per promuovere il trasporto ferroviario, tenendo conto del fatto che rappresenta la scelta meno inquinante e per diminuire la congestione stradale, tutti obiettivi della strategia europea per la mobilità sostenibile e intelligente, promossi anche dal Green Deal.
L’Italia si è prefissata di implementare l’intero sistema ferroviario nazionale entro il 2036, offrendo aiuti in forma di sovvenzioni dirette fino alla fine del 2026 alle imprese per l’acquisto e l’installazione di apparecchiature dell’ultima versione disponibile del Sistema Europeo di gestione del traffico ferroviario sui veicoli che circolano sulla rete nazionale, sistema già destinato a sostituire e uniformare le versioni nazionali in Europa.
È prevista l’installazione di apparecchiature della tecnologia ERTMS, standard europeo per la protezione automatica dei treni e per un sistema ferroviario interoperabile in Europa, con la capacità di far percorrere a qualsiasi treno, dotato di sottosistema di bordo, tutti i binari attrezzati di tecnologia ERTMS realizzati anche da altri fornitori, attraverso due sistemi:
- ETCS (European Train Control System), che supervisiona i movimenti del treno, fermandolo in base alla velocità consentita nelle diverse sezioni della linea, e che monitora la velocità massima insieme alla risposta del Personale di Condotta, imponendo se necessario la frenatura di emergenza.
- GSM-R (Global System for Mobile Communications – Railways) che consente le comunicazioni radio per le operazioni ferroviarie e permettere la comunicazione fra il treno e l’infrastruttura.
Secondo la Commissione europea, il sostegno economico avrà un effetto di incentivazione per i beneficiari che, in assenza di questo, abbandonerebbero il progetto, ma al tempo stesso si limiterà a fornire risorse per un cambiamento minimo necessario, senza avere grande impatto sulla concorrenza e gli scambi tra Stati membri.