Il 2 aprile 2020 la Commissione europea ha proposto il regolamento dello strumento SURE come una delle risposte iniziali dell’UE alla pandemia di COVID-19. Approvato poi nel 19 maggio 2020 in segno della solidarietà europea e divenuto disponibile dopo la firma di tutti gli Stati membri il 22 settembre 2020, la Commissione ha emesso obbligazioni sociali per finanziare il progetto e ha utilizzato i proventi per erogare prestiti pari a 100 Miliardi di euro a tutti gli Stati membri.
Essendo stata interamente spesa tutta l’assistenza finanziaria, la quinta relazione semestrale di inizio giugno è stata anche la relazione finale di monitoraggio sull’attuazione e sull’impatto dello strumento. La relazione ha dimostrato l’importanza centrale e la spinta che SURE ha dato nell’attenuazione dell’impatto della pandemia e nell’agevolazione nella ripresa economica fino al 31 dicembre 2022, giorno di conclusione.
In totale, attraverso SURE, sono stati erogati 98,4 miliardi di euro di assistenza finanziaria a 19 stati membri (tra cui l’Italia), insieme a un’ulteriore assistenza finanziaria integrativa di 5 miliardi di euro per otto Stati membri. Dai primi mesi del 2023 si è tenuto sotto attento monitoraggio l’accertamento dell’assorbimento totale dell’assistenza concessa, la cui conferma è da poco giunta.
Di seguito, le principali conclusioni:
Nel 2020 le misure di sostegno adottate nelle politiche nazionali hanno protetto 1,5 milioni di lavoratori dalla disoccupazione, grazie all’efficacia dello strumento SURE che ha saputo sostenere circa un terzo dell’occupazione complessiva (31,5 milioni di lavoratori) e più di un quarto delle imprese (2,5 milioni). I settori a ricevere il sostegno maggiore sono stati i servizi ad alta intensità di contatto (servizi di alloggio e ristorazione, commercio all’ingrosso e al dettaglio) e le attività manifatturiere.
Nel 2021 SURE è riuscita a tutelare l’occupazione anche quando la pandemia aveva ancora un ampio impatto negativo, sostenendo 9 milioni di persone (15% dell’occupazione totale) e oltre 900.000 imprese solo nella prima metà del 2021 nei 15 Stati membri che sono stati beneficiari di quell’anno.
Nel 2022 vi è stata l’eliminazione graduale delle misure di sostegno nazionali, mentre nei quattro Stati membri che hanno prorogato le misure di sostegno fino all’inizio del 2022 SURE ha sostenuto ancora 350.000 persone e 40.000 imprese.