Lunedì 17 gennaio, all'apertura della sessione plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo, avrà luogo una cerimonia per onorare la memoria del Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.
Sarà possibile seguire la cerimonia a questo link: https://multimedia.europarl.europa.eu/webstreaming/memorial-ceremony-for-president-david-maria-sassoli_20220117-1800-SPECIAL-CEREMONY
La Camera Ardente per il Presidente a Roma è aperta da ieri, giovedì 13 gennaio dalle 10.00 alle 18.00 nella Sala della Protomoteca del Campidoglio.
Le esequie avranno luogo, oggi venerdì 14 alle 12.00 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli.
Il Presidente del Parlamento europeo Sassoli, membro del Parlamento europeo dal 2009, era stato eletto presidente nel luglio 2019 per la prima metà della legislatura.
Sassoli ha adottato misure straordinarie che hanno permesso al Parlamento europeo di svolgere i suoi compiti e di esercitare le sue prerogative ai sensi dei Trattati durante la pandemia.
Ha anche giocato un ruolo di primo piano nel promuovere un bilancio UE a lungo termine ambizioso e un efficace strumento di ripresa UE.
Inoltre, il defunto Presidente ha guidato il Parlamento mostrandone la solidarietà verso i meno fortunati all’inizio della crisi, con azioni di sostegno nelle città che ospitano il Parlamento europeo, come la fornitura di pasti alle associazioni di beneficenza e la creazione di un rifugio nei locali del Parlamento per donne vittime di violenza.
Determinato a trarre insegnamento dalla pandemia, il Presidente Sassoli ha anche lanciato un grande esercizio di riflessione con i deputati per ripensare e rafforzare la democrazia parlamentare.
Da europeo convinto, Sassoli ha sottolineato nel suo discorso al Consiglio europeo di dicembre di qualche settimana fa che:
“L'Europa ha bisogno di un nuovo progetto di speranza. Penso che questo progetto possa essere costruito intorno a tre assi forti, a un triplice desiderio di Europa che sia unanimemente condiviso da tutti gli europei: quello di un'Europa che innova, di un'Europa che protegge e di un'Europa che sia faro”.