LA GIORNATA EUROPEA CONTRO LA TRATTA DI ESSERI UMANI

Questo venerdì, 18 ottobre 2024, è stata la XVIII Giornata europea contro la tratta di esseri umani. Si tratta di una ricorrenza istituita nel 2006, dalla Commissione europea, con lo scopo di riflettere su questa grave violazione dei diritti fondamentali.

Nell’Unione europea, ogni anno, sono circa 7.000 le vittime della tratta, principalmente si tratta di donne e bambini che si ritrovato spesso intrappolati in pericolose reti criminali.

L’Unione si impegna a combattere questo fenomeno nella Direttiva anti – tratta dell’UE, un atto giuridico che stabilisce:

  • Norme minime concernenti la definizione dei reati penali e delle sanzioni
  • Disposizioni comuni per rafforzare la protezione, l'assistenza e il sostegno delle vittime, nonché la prevenzione
  • Attori chiave per combattere la criminalità

È stato integrato, a giugno 2024, l’obbligo di fornire strumenti più efficaci alle autorità giudiziarie e di polizia tramite una strategia dedicata alla prevenzione della criminalità e al rinforzo delle vittime.

In Italia è stata promossa una campagna formativa, sui canali RAI, con uno spot televisivo volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. A tal proposito, la Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella ha dichiarato:

“La tratta è un fenomeno complesso ed in rapida evoluzione, che deve essere affrontato con molteplici tipologie di intervento e una visione di lungo periodo. Ciò che è stato già fatto è sicuramente importante, ma non sufficiente ad arginare e contrastare in maniera significativa questa grave violazione dei diritti umani. Dobbiamo ridefinire quindi il nostro approccio, rivedere le strategie per cercare di dare una nuova spinta alla nostra azione. Un primo passo è certamente rappresentato dalla sensibilizzazione della collettività, che purtroppo non sempre ha consapevolezza del fenomeno. In questa direzione va la campagna nazionale che parte oggi sui canali RAI, che ho voluto promuovere proprio per far comprendere che anche nel nostro Paese ci sono migliaia di persone che vivono nell’ombra, senza identità e senza alcuna libertà. Voglio anche evidenziare come le donne, che insieme ai bambini costituiscono la maggior parte delle vittime della tratta, siano anche vittime di altre forme violenza, il che rende ancor più necessario un sostegno dedicato e ci impone di rendere più efficace il dialogo tra le reti anti tratta e quelle antiviolenza. E su questo intendiamo lavorare con determinazione”.

Ogni paese dell’Unione fa la sua parte per affrontare e debellare la tratta di esseri umani.

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