Si è conclusa sabato la 16° Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità (COP16) tenutasi in Colombia, l’Unione europea garantisce un sostegno affidabile alla causa con la promessa di raddoppiare i finanziamenti per la biodiversità a 7 miliardi di euro e con politiche ecologiche adottate a livello nazionale.
La Conferenza ha portato alla luce la necessità di dare un ruolo più ampio, nella salvaguardia della biodiversità, ai popoli indigeni e alle comunità locali (IPLC). Ciò sarà possibile attraverso la creazione di un nuovo organo sussidiario che darà loro voce istituzionale.
Altre decisioni importanti sono state prese per quanto riguarda:
- L’Istituzione di una rete di centri regionali per la cooperazione scientifica e tecnica;
- Un piano d’azione per la biodiversità e la salute;
- L’integrare gli sforzi per l’azione sul clima e la biodiversità a livello delle Nazioni Unite;
- Le procedure per descrivere le aree marine ecologicamente e biologicamente significative, essenziali per il Trattato sulla biodiversità oltre la giurisdizione nazionale e per proteggere il 30% delle aree oceaniche entro il 2030;
- L’integrare la biodiversità nei settori chiave;
- La biologia sintetica;
- Le linee guida sulle specie aliene invasive
La prossima Conferenza sulla biodiversità si terrà nel 2026 a Yerevan, Armenia.
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