E’ di poche ore fa l’allarme incendio scattato nell’Isola Canaria di Tenerife: sarebbero già 800 gli ettari di terreno bruciati da un incendio boschivo scoppiato nella tarda serata di ieri. Sono state già evacuate alcune case, come riportano i servizi d'emergenza locale. I comuni particolarmente colpiti sono quelli di Arafo e Candelaria, attivi più di 150 uomini e mezzi della Croce Rossa.
Tenerife, purtroppo, è solo l’ultimo dei tanti casi di disastri naturali causati dall’impatto dei cambiamenti climatici a cui stiamo drammaticamente assistendo in questa estate.
Dai roghi in Canada e in Grecia agli incendi di Cipro e alle Hawaii, dalla Siberia alla penisola Iberica alla Sardegna alla Sicilia.
E’ il programma Ue Copernicus a tenere traccia e alzare l’allarme attraverso i suoi satelliti in orbita, fornendo mappe dei rischi e immagini sulla portata degli incendi in corso.
Tra le zone europee maggiormente sotto osservazione c’è Cipro, dopo l’attivazione del Meccanismo di protezione civile Ue effettuato il 6 agosto per ottenere assistenza alla lotta agli incendi.
La Grecia, anch’essa ultimamente colpita dagli incendi scoppiata a metà luglio, è il Paese in prima fila nell’offrire aiuti all’isola di Cipro.
Altra grande preoccupazione desta la penisola iberica: molti roghi stanno flagellando il Portogallo, con oltre 800 vigili del fuoco, 200 mezzi oltre 1400 persone evacuate dalle loro case, mentre la Spagna rimane una sorvegliata speciale del Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi (parte del servizio di gestione delle emergenze di Copernicus), dal momento in cui è segnalato “pericolo estremo” nelle zone delle regioni autonome di Castilla La Mancha, Castilla Y Leon, Madrid, Andalusia, Aragona, Canarie, Catalogna e Comunità Valenciana.
I satelliti di Copernicus forniscono informazioni anche su altri incendi di portata eccezionale. In primis quelli che stanno bruciando le isole Hawaii (Stati Uniti): l’8 agosto il satellite Sentinel2 ha rilevato le conseguenze dei roghi sull’isola Maui e sull’isola Hawaii. Anche la situazione dei numerosi incendi boschivi in Siberia orientale è sotto osservazione dal satellite Sentinel3.
Il programma Copernicus è un’iniziativa congiunta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e della Commissione Europea che ha come obiettivo principale quello di fornire in tempo quasi reale dati con una copertura globale sulla base di osservazioni satellitari, il cui utilizzo può soddisfare esigenze locali, regionali, nazionali e continentali. Copernicus è composto di una serie di satelliti ad hoc (la famiglia Sentinel, composta di cinque satelliti) e missioni partecipanti (satelliti commerciali e pubblici.
Per la lotta contro gli incendi lo strumento principale è il Meccanismo di protezione civile dell’Ue. Istituito nel 2001 dalla Commissione, è il mezzo attraverso cui i 27 Paesi membri e altri 9 Stati partecipanti (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Islanda, Macedonia del Nord, Montenegro, Norvegia, Serbia, Turchia e Ucraina) possono rafforzare la cooperazione per la prevenzione, la preparazione e la risposta ai disastri, in particolare quelli naturali.