Dalla recente relazione sull’attuazione della dichiarazione di Berlino (firmata l’8 dicembre 2020) si dimostra che gli Stati membri stanno ottenendo grandi sviluppi nell’alfabetizzazione digitale e stanno integrando tecnologie innovative nel servizio pubblico. Il fattore critico rimane sempre, tuttavia, quello della partecipazione sociale e dell’inclusione digitale, insieme alla fiducia e alla sicurezza nei servizi digitali offerti.
La dichiarazione di Berlino delinea un quadro per una società digitale, basata sui valori democratici e su un governo digitale modellato in base ai valori e ai diritti fondamentali, ribadendo l’impegno dei leader europei nella transizione digitale associata ai grandi valori dell’UE e fornendo i contributi necessari per monitorare il programma strategico per il decennio digitale 2030, oltre alla relativa dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali.
Il programma strategico per il decennio digitale 2030 prevede una serie di obiettivi differenti tutti misurabili entro i quattro settori di connettività, competenze digitali, imprese digitali e servizi pubblici digitali. Saranno questi a guidare gli Stati membri e sarà compito della Commissione europea redigere una relazione annuale sulle attività di ogni paese. Inoltre, attraverso i progetti multinazionali si renderà possibile la collaborazione di tutti i paesi, mettendo in comune le singole risorse nazionali per attuare iniziative di più larga scala.
In particolare, la dichiarazione vuole definire una trasformazione digitale antropocentrica e un’interoperabilità chiave per i servizi pubblici europei, in modo tale da arrivare a fornire online almeno il 10% dei servizi pubblici fondamentali dell’UE entro il 2030. Infatti, in questa seconda relazione sono state sottolineate diverse tendenze positive nella maggior parte dei settori d’intervento, tra le quali si nota che:
- Gli Stati membri hanno continuato la loro messa in atto di strategie e progetti per la promozione dei diritti fondamentali e dei valori democratici nella sfera digitale, soprattutto tramite la creazione di piattaforme informative e promotrici di dibattiti riguardo i diritti;
- Gli Stati membri hanno introdotto nuove iniziative, come attività di formazione, per consolidare le competenze digitali dei cittadini, cercando di renderli maggiormente autonomi e alfabetizzati a livello digitale, in linea, perciò, con la comunicazione “Attirare competenze e talenti nell’UE” dell’aprile 2022;
Questi rimangono i progressi più marcati, ma i paesi membri stanno facendo migliorie anche nella promozione della partecipazione e dell’inclusione sociali, oltre che nella messa in sicurezza, su cui però devono continuare a lavorare e insistere, visti i risultati meno evidenti.