Salvo sorprese dovrebbe arrivare a breve la nuova maxi-multa della Ue contro Google per abuso di posizione dominante, stavolta per il suo sistema operativo Android. Dovrebbe essere molto più salata di quella da 2,4 miliardi di euro comminata l’anno scorso per il caso Google Shopping, il sistema di comparazione di prezzi che limitava la concorrenza degli altri attori del mercato.
La Commissione europea aveva formulato le sue accuse sul caso Android nell’aprile 2016, dopo un’indagine che aveva dimostrato come l’azienda obblighi i produttori di smartphone e tablet a pre-installare Play Store (l’app store di Google), il quale piò essere scaricato solo attraverso Google Search, il quale a sua volta può essere trovato solo con Google Chrome. Sostanzialmente, con questo schema, Google si assicura che le due app siano pre-installate sulla maggioranza dei dispositivi venduti in Europa, visto che l’80% dei devices venduti usa Android. Un modo per consolidare e mantenere la sua posizione dominante.