Il 10 ottobre 2023, si è celebrata la Giornata mondiale della salute mentale, istituita nel 1992 dalla Federazione mondiale per la salute mentale e dall'Organizzazione mondiale della sanità. In particolare, in Italia la giornata si è aperta con il messaggio del Presidente della Repubblica, inviato al Ministro Schillaci. Il Presidente Mattarella ha ricordato il silenzio, frutto del pregiudizio, che ancora circonda il disagio psichico, ponendo l’accento sui rischi che corrono gli adolescenti e i giovani, già messi a dura prova dalla crisi della pandemia e dai conflitti armati che si affacciano in Europa: a loro vanno forniti gli strumenti per crescere in salute e alle loro famiglie va garantito il giusto supporto.
Come ha ricordato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci: “Il tema della Giornata mondiale 2023 è ‘La salute mentale è un diritto umano universale – le nostre menti, i nostri diritti’. Sono parole semplici ma potenti. Inclusività, accessibilità ed equità sono le leve su cui agire.”
Nonostante la volontà e il sostegno espressi, però, i dati sono tutt’altro che rassicuranti. La prevalenza di depressione tra gli adolescenti degli Stati Uniti era già in aumento prima della pandemia - era passata dall'8,1% del 2009 al 15,8% nel 2019. La CoViD-19 ha amplificato questa crescita con il suo carico di isolamento, preoccupazione, erosione dei legami e delle routine, incertezza per il futuro. In Italia, la situazione non è da meno. Si stima, infatti, che 4 milioni di persone in Italia soffrano di disturbi psichici e secondo una ricerca di GoodHabitz, piattaforma internazionale per la formazione aziendale, in Italia un lavoratore su due lotta in silenzio contro i problemi di salute mentale: il 70% della forza lavoro nel Paese è alle prese con stress e burnout e il 13% dichiara di averli sperimentati in modo (molto) forte.
Una buona salute mentale è vitale per la salute e il benessere generale. Eppure una persona su otto a livello globale vive con condizioni di salute mentale, che possono avere un impatto sulla loro salute fisica, sul loro benessere, sul modo in cui si relazionano con gli altri e sui loro mezzi di sussistenza. L’OMS ha dichiarato ancora come attuale il proprio impegno affinché si possa garantire una salute mentale valorizzata, promossa e protetta, ma soprattutto accessibile a tutti in quanto diritto umano in piena regola. I passi da fare per portare a compimento questo obiettivo a livello globale sono comunque ancora molti.