Oggi, 8 marzo 2024, si celebra la Giornata internazionale della donna, data essenziale per ricordare i passi avanti fatti per l’emancipazione femminile, ma soprattutto per ricordare quanto ancora si possa fare per consentire all’altra parte della popolazione di raggiungere la piena parità di diritti, non solo presenti su carta, ma anche nella realtà quotidiana.
Perché proprio l’8 marzo?
Dovete sapere che questa celebrazione ritrova le proprie radici nel lontano 28 febbraio 1909, quando negli U.S.A il Partito socialista americano decide di istituire per la prima volta una giornata interamente dedicata alla denuncia della condizione femminile, fatta di oppressione e disuguaglianza, congiunte alla consapevolezza che la mancanza del diritto di voto aveva privato le donne anche della possibilità di scegliere anche per loro stesse e dare voce alle proprie idee. Ed è proprio per questo che nasce la giornata, per dare voce a coloro che non possono esprimersi con tutta la libertà che dovrebbe esser loro garantita.
Nell’estate 1910, l’iniziativa approda anche in Europa, a Copenaghen per la precisione, dove la questione fu portata all’attenzione dell’VIII Congresso dell’Internazionale socialista. Proprio allora Clara Zetkin, politica del Partito socialdemocratico in Germania, propose di istituire ufficialmente una Giornata internazionale della donna, da festeggiare ogni anno lo stesso giorno: non fu però trovato l’accordo per la data.
La prima festa della donna a essere celebrata un 8 marzo fu quella del 1914, forse perché quell’anno era una domenica. Ma il giorno, poco importa. Quello che, davvero, conta è la portata del significato che esso porta con sé. Anche se spesso considerata una “Festa comunista” perché strettamente legata agli ambienti di sinistra, anche se ampiamente ignorata durante il ventennio fascista, anche se guardata con ostilità dalla Democrazia Cristiana, la Giornata internazionale della donna continua ad esistere fino ai giorni nostri, fino alla sua ufficializzazione nel 1975, quando le Nazioni Unite fissarono la data all’8 marzo.
A partire dal 1996, per ogni Giornata internazionale delle donne si è dedicato un tema diverso e specifico. In particolare, il tema prescelto per il 2024 è “Ispirare l’inclusione”.
Cosa significa ispirare l’inclusione?
Significa celebrare la diversità e l’empowerment in ogni aspetto della società, nell’importanza dell’inclusione per raggiungere la vera parità di genere. L’obiettivo è passare all’azione per distruggere le barriere, contrastare gli stereotipi che ancora troppo spesso permangono nel pensiero comune e creare un ambiente in cui le donne possano essere realmente valorizzate e rispettate.
Come si può ben intendere dallo slogan stesso, uno dei pilastri chiave è la promozione della diversità nelle posizioni di leadership e di decision-making, soprattutto per quelle donne che appartengono ai gruppi meno rappresentati che continuano ad incontrare ostacoli che le tengono lontanissime da questi ruoli di preminenza.
Oggi, il Centro Europe Direct Vercelli augura a tutte le donne del mondo che la celebrazione di questa giornata possa portare una nuova spinta di inclusione, perché ogni donna possa sentirsi parte integrante e ugualmente importante della società in cui vive. Ci auguriamo anche che la giornata stessa possa costituire un’opportunità per riflettere su quanto possiamo fare per distruggere i preconcetti che tutt’oggi ci ancorano ad un passato che ormai non ci appartiene più per riaffermare una nuova realtà, a misura della nostra stessa modernità ed evoluzione, perché anche le generazioni a venire vivano in una società effettivamente equa ed inclusiva.