Il Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione ha pubblicato, in questi giorni, la relazione sugli incendi boschivi 2023 che mostra come l’anno scorso Europa, Medio Oriente e Africa abbiano subito alcuni dei peggiori incendi degli ultimi vent’anni.
L’Europa, negli ultimi quattro anni, è stata colpita in modo aggressivo da incendi catastrofici sempre più frequenti e intensi. I principali responsabili sono i cambiamenti climatici che non solo aumentano le dimensioni delle aree colpite dagli incendi ma li rendono anche più intensi, prolungando la stagione degli incendi oltre il periodo estivo e causando incendi in zone solitamente non colpite. I servizi antincendio europei (e mondiali) si trovano ad affrontare una nuova sfida poiché la lotta aerea agli incendi è sempre più difficile e le operazioni a terra diventano addirittura, in alcuni casi, impossibili.
Gli incendi di quest’anno, fino a settembre, sembrerebbero inferiori alla media degli ultimi vent’anni ma ciò è stato principalmente dovuto alle forti piogge che hanno colpito il territorio europeo durante il periodo primaverile ed estivo. Infatti, a settembre sono scoppiati più incendi contemporaneamente in Portogallo che hanno riportato i danni provocati nel 2024 sopra la media UE. Nonostante questo la stagione degli incendi 2024 risulta comunque meno grave di quella dell’anno precedente, e più in generale di quella degli ultimi tre anni.
Per contrastare gli incendi boschivi è necessario ridurli al minimo e gestire al meglio le zone più vulnerabili e più propense a svilupparli. Secondo la relazione sugli incendi boschivi 2023, circa il 96% degli incendi nell’UE è causato dall’uomo, perciò è molto importante educare e sensibilizzare i cittadini sul tema.
Per maggiori informazioni ti invitiamo a leggere il comunicato stampa.