Alle 23.00 del 9 giugno, in Italia, si chiudono i seggi delle elezioni europee e iniziano le operazioni di spoglio. Solo il 49,5 per cento degli aventi diritto va a votare. Nel 2019 lo aveva fatto solo il 54,5 per cento.
Fratelli d’Italia, il partito della premier Giorgia Meloni, è al 29 per cento confermandosi così primo. Al secondo posto, in forte crescita, il Partito Democratico di Elly Schlein con il 24,1 per cento. Un deludente terzo posto spetta al Movimento 5 Stelle che prende solo il 9,7 per cento dei voti.
Forza Italia supera la Lega con un 9.5 per cento. Alleanza Verdi Sinistra, il partito di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, si piazza molto al di sopra della soglia di sbarramento del 4 per cento arrivando al 6,7. Risultato, purtroppo, non raggiunto sia dal partito di Carlo Calenda, azione, sia dal partito di Matteo Renzi ed Emma Bonino, Stati Uniti d’Europa.
Con certezza saranno fuori dal prossimo europarlamento i partiti Pace, Terra e Dignità (2,2), Libertà (1,2), Alternativa Popolare (0,7), Democrazia sovrana Popolare (0,1) e Partito Animalista (0,1).
I risultati di queste elezioni potrebbero cambiare notevolmente gli equilibri sia nella maggioranza che nell’opposizione. Al fianco di Fratelli d’Italia troviamo Forza Italia al di sopra della Lega che però riceve un alto numero di preferenze per il controverso generale Roberto Vannacci (circa 450 mila). Mentre come forza leader dell’opposizione abbiamo il PD guidato da Schlein.
Su tutti un partito può ritenersi felice del risultato: l’Alleanza Verdi Sinistra col suo risultato al di sopra delle aspettative, probabilmente anche grazie alla candidatura di Ilaria Salis.
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